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Furti in casa a Livorno, il prefetto: «Alcuni quartieri senza telecamere e serve la municipale di notte»

di Stefano Taglione
Il prefetto Giancarlo Dionisi
Il prefetto Giancarlo Dionisi

Dall'incontro convocato a Palazzo del Governo con le forze di polizia emersa la necessità di maggiori impianti di videosorveglianza fra Montenero, Antignano e Ardenza. Poi il turno aggiungivo degli agenti locali, sospeso in inverno ma operativo da maggio a settembre: «In questo modo le forze statali possono concentrarsi sul controllo del territorio e non sugli incidenti stradali»

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LIVORNO. Un “buco nero” nella videosorveglianza pubblica, in particolar modo a Montenero, Antignano e Ardenza. Poi la richiesta – di polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza – di un turno notturno della municipale per «rafforzare il presidio complessivo del territorio nelle fasce più delicate ed evitare che le forze di polizia dello Stato vengano distolte dal controllo del territorio per intervenire sugli incidenti stradali, attività che rientrano primariamente nelle competenze della polizia locale».

È quanto emerso nella mattinata di mercoledì 10 dicembre dall’incontro convocato a Palazzo del Governo dal prefetto Giancarlo Dionisi. Il vertice con agenti e militari aveva come obiettivo quello di dare una risposta ai cittadini sull’aumento dei furti che si è verificato negli ultimi giorni, con almeno sei episodi da fine novembre ad oggi per un bottino fra oro, gioielli e soldi, come scritto dal Tirreno, di ben 79mila euro. I colpi un po’ in tutta la città: Antignano, via del Vigna, via Terreni, ma anche via Grotta delle Fate, viale Rosa del Tirreno e Banditella.

«Nel corso della riunione tecnica le forze di polizia – spiega Dionisi – hanno illustrato i dati aggiornati provenienti dalla banca dati investigativa. Il quadro evidenzia un trend nettamente positivo: i furti nelle abitazioni e nei negozi sono infatti passati dai 434 episodi nel 2024 ai 298 nel 2025. Si tratta di un calo significativo, frutto del lavoro quotidiano, attento e capillare delle donne e degli uomini delle forze di polizia, che ringrazio per l’impegno costante. Naturalmente non cantiamo vittoria: anche un solo furto è un danno per la comunità, e il nostro dovere è continuare a prevenire e contrastare ogni singolo episodio».

Presto ci sarà l’incontro con i Consigli di zona. «Il rapporto con i cittadini deve essere bidirezionale – sottolinea il prefetto – le forze di polizia offriranno indicazioni utili per proteggere meglio le abitazioni e adottare buone pratiche di sicurezza; i residenti, attraverso i Consigli di zona, potranno contribuire con un autentico controllo di vicinato, segnalando tempestivamente movimenti sospetti e situazioni anomale. Raccomandiamo inoltre di denunciare sempre, anche quando non si registra un danno patrimoniale. Per le persone con gravi difficoltà motorie, la polizia di Stato e i carabinieri garantiranno, come già accade, la possibilità di raccogliere la denuncia a domicilio».

«Le forze di polizia hanno inoltre evidenziato – prosegue Dionisi – alcune criticità nella videosorveglianza. Zone come Montenero risultano pressoché prive di telecamere, mentre altre aree – ad esempio Ardenza e Antignano – presentano carenze significative che richiedono un intervento». Coteto, dove sono stati installati diversi impianti di ultima generazione, da questo punto di vista – secondo il Palazzo del Governo – rappresenta un esempio positivo e «dimostra quanto la tecnologia possa essere decisiva: in quel quartiere, dopo l’aumento preoccupante dei furti, il potenziamento della videosorveglianza ha determinato un crollo dei reati predatori, confermando la piena efficacia di investimenti mirati».

«In vista di dicembre invitiamo inoltre i Consigli di zona a sensibilizzare i cittadini sulle accortezze da adottare in caso di assenza da casa, soprattutto durante le festività. Sono disponibili sul sito della polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri – continua Dionisi – vademecum chiari e completi con comportamenti semplici ma essenziali per prevenire i furti. È emersa poi l’importanza di un presidio efficace nelle ore notturne. A tal riguardo, attraverso un confronto costruttivo con il Comune, riteniamo fondamentale valutare la disponibilità di almeno una pattuglia della polizia municipale nella fascia dalle 2 di notte fino al mattino (in inverno scoperta, anche se il comandante Joselito Orlando aveva aperto all’ipotesi, mentre è comunque operativo da maggio a settembre ndr). Una presenza minima in quelle ore garantirebbe un duplice obiettivo: rafforzare il presidio complessivo del territorio nelle fasce più delicate ed evitare che le forze di polizia dello Stato vengano distolte dal controllo per intervenire sugli incidenti stradali, attività che rientrano primariamente nelle competenze della polizia municipale. Si tratta di una misura semplice ma strategica, che migliorerebbe l’efficacia dell’intero sistema di sicurezza. Una volta completato il ciclo di incontri con tutti i Consigli di zona, convocherò un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per definire, insieme al sindaco e alle forze di polizia, ulteriori misure operative calibrate sulle esigenze emerse e sulle indicazioni dei cittadini», conclude Dionisi.

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