Il Tirreno

Livorno

Sos sicurezza

Livorno, blitz ad Antignano: svaligiata una villa – I ladri osservano, entrano e poi portano via soldi e gioielli

di Stefano Taglione

	Il colpo a Livorno (Foto di repertorio)
Il colpo a Livorno (Foto di repertorio)

I malviventi, secondo quanto ricostruito, avrebbero scavalcato la recinzione della dimora abbastanza facilmente, visto che non è molto alta, sfondando poi una portafinestra al primo piano dell’immobile. Poi, dopo essere entrati, hanno seminato il caos dappertutto

4 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Forse li tenevano d’occhio da giorni. Sapevano che dopo l’ora di pranzo, in casa, non ci sarebbe stato nessuno. Così hanno aspettato che alle 13 l’addetta alle pulizie uscisse, terminando il proprio servizio quotidiano, per poter agire indisturbati. Purtroppo hanno avuto diverse ore per perlustrare a fondo tutte le stanze, trovate interamente a soqquadro.

Il colpo ad Antignano

Colpo dei ladri ad Antignano nella villa di un professore universitario. È avvenuto in pieno giorno, nel pomeriggio di mercoledì 3 dicembre. Ad accorgersene, una volta rientrata verso le 19, la figlia, che non ha potuto far altro che chiamare il 112, facendo arrivare nell’abitazione gli agenti della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, diretti dal commissario capo Gabriele Nasca.

L’irruzione e il caos

I malviventi, secondo quanto ricostruito, avrebbero scavalcato la recinzione della dimora abbastanza facilmente, visto che non è molto alta, sfondando poi una portafinestra al primo piano dell’immobile. Poi, dopo essere entrati, hanno seminato il caos dappertutto: nelle tre camere da letto al primo piano, come nel salotto, in cucina e in un ripostiglio al pian terreno dopo aver sceso le scale. Infine, evidentemente non paghi delle scorribande, hanno perfino cercato utensili utili nel garage e in due ripostigli di legno esterni all’abitazione, così come in uno studio-dépendance al quale si accede sempre dal giardino.

Il bottino e i precedenti

Stando a un primo bilancio, tuttavia ancora provvisorio, dalla villa sarebbero spariti 1.500 euro in contanti suddivisi in varie banconote e oltre cinquemila euro di gioielli. Purtroppo, per la famiglia livornese, «si tratta del terzo furto subìto», racconta il docente universitario. Altro oro, quindi, era già stato portato via nei precedenti colpi messi a segno dai ladri, non è chiaro se gli stessi o altri rispetto all’epoca. Purtroppo non sono mai stati individuati.

La testimonianza del professore

«Quando i malviventi hanno fatto irruzione – le parole del professore – in casa non c’era nessuno: i gioielli rubati appartenevano a mia moglie e alle mie figlie. Non lo abbiamo ancora quantificato esattamente a livello economico, ma l’aspetto peggiore di questo furto per quanto mi riguarda è la violazione dell’intimità. Questo è veramente terribile, non si può stare tranquilli nemmeno a casa propria».

La paura per la sicurezza

Secondo il docente «ormai neanche Antignano è più sicura». Lui abita lì: Il Tirreno, su sua richiesta, non rende identificabile né la zona dove abita, né tantomeno la sua identità, dato che accetta di raccontare quanto accaduto a patto di restare anonimo. «Subiamo il terzo colpo in casa – prosegue il professore – nonostante tutte le precauzioni prese. I ladri sono entrati dal giardino, ne siamo certi. La strada dove si affaccia è abbastanza piccola, ma comunque trafficata. A quanto sappiamo nessuno ha visto niente».

Un precedente vicino alla Terrazza Mascagni

Il raid di Antignano segue quello, ben più consistente, avvenuto nei giorni scorsi in un appartamento vicino alla Terrazza Mascagni: qui, i malviventi, arrampicandosi sulle impalcature montate per degli interventi edili condominiali hanno portato via ben 300mila euro fra oro e gioielli, custoditi in una cassaforte. La particolarità di questo furto è che, la casa, era disabitata: tutti questi preziosi, infatti, erano di un parente della persona che abitava sporadicamente l’immobile.

Le indagini della polizia

Su quanto accaduto ad Antignano, così come per l’episodio di viale Italia, indaga la polizia di Stato. Appena il docente presenterà denuncia in questura, infatti, gli atti passeranno agli agenti della Squadra mobile di via Fiume, guidati dal vicequestore aggiunto Riccardo Signorelli, che avranno quindi l’obiettivo di dare un volto e un nome ai ladri, quasi sicuramente più di uno a giudicare dal grande disordine che regnava, al rientro della famiglia, nella villetta. In casa non ci sono telecamere, motivo per il quale i ladri non possono essere stati filmati all’interno delle mura domestiche, mentre non si esclude che in zona, magari nei giardini delle altre abitazioni o all’esterno dei negozi, possano essere stati installati degli impianti di videosorveglianza che potrebbero quindi aver ripreso i malviventi in arrivo o in fuga dalla villetta.

Primo piano
In manette

Prato, orrore in ambulatorio: violenze sessuali e interventi abusivi – Cosa faceva l’ex guardia giurata arrestata e il ruolo della moglie

di Paolo Nencioni