Piombino, colpito da un fulmine: il sole, il temporale improvviso e cosa ha evitato la tragedia
Provvidenziale la presenza in spiaggia di un presidio fisso di volontari della Croce Rossa. Ecco cosa è successo in quei minuti
PIOMBINO. In città non scende neanche una goccia di pioggia, si sentono solo dei tuoni minacciosi in lontananza. A una manciata di chilometri di distanza, sulla spiaggia del Quagliodromo, sotto le grandi pale eoliche a ridosso dell’area industriale di Piombino, si scatena all’improvviso un temporale. E per poco non si consuma la tragedia.
Un turista di 69 anni di Verderio (Lecco) viene colpito da un fulmine e soccorso sulla spiaggia, davanti agli occhi attoniti dei bagnanti. Viene rianimato e caricato a bordo dell’elisoccorso Pegaso, per poi essere ricoverato dalla tarda mattinata di ieri, domenica 3 agosto, nel reparto di rianimazione all’ospedale della Misericordia di Grosseto, in prognosi riservata.
Sono alcuni frame di una mattina di mare che, su una delle spiagge più frequentate di Piombino, si trasforma in pochi attimi in un incubo.
Sono le 11. In pochi minuti il cielo si fa cupo. Giusto il tempo di realizzare che cosa sta accadendo e la pioggia si scatena in un attimo. Diversi bagnanti si trovano ancora sull’arenile, si affrettano a chiudere gli ombrelloni e a riporre l’attrezzatura da mare per andare alle proprie macchine. È un attimo.
Il frastuono è fortissimo. Un fulmine si scaglia sulla spiaggia, la sua energia investe un uomo di 69 anni che crolla, privo di coscienza, sulla sabbia.
«Stavamo passeggiando, il temporale è arrivato all’improvviso. Eravamo a una cinquantina di metri da dove è caduto il fulmine – racconta una coppia, marito e moglie, che hanno assistito alla scena – in realtà di fulmini ne abbiamo sentiti tre. Due più lontani, il terzo è stato uno schianto vicinissimo, seguito dalle urla strazianti di una donna, probabilmente era la moglie. Siamo andati di corsa ad avvertire i volontari della Croce Rossa di Piombino, che hanno il presidio direttamente sulla spiaggia».
Eccolo, un dettaglio fondamentale. Se la mattinata del Quagliodromo non si è trasformata in una tragedia sulla spiaggia lo si deve alla tempestività dei soccorsi. Il 69enne viene soccorso in prima battuta da alcuni bagnanti, tra cui la moglie infermiera che era con lui in spiaggia. Quindi arrivano i volontari della Croce Rossa di Piombino, operativi nel presidio sulla spiaggia allestito dall’Autorità di sistema portuale dell’Alto Tirreno che, per fortuna, si trova a poche decine di metri dal luogo in cui è caduto il fulmine. Nel tratto di spiaggia libera tra lo stabilimento balneare Pontedoro e il porticciolo turistico Marina Arcipelago Toscano.
L’uomo è in arresto cardiaco. I soccorritori si rendono conto subito di quanto le condizioni siano gravi. Nel frattempo la centrale del 118 invia sul posto un’ambulanza della Croce Rossa con il medico a bordo e l’elicottero Pegaso di stanza a Grosseto, con lo staff sanitario che viene “verricellato” direttamente sulla spiaggia. Arrivano anche i vigili del fuoco del distaccamento di Piombino e gli uomini della guardia costiera. Tutto davanti a un gruppo di bagnanti che, attoniti, seguono l’evolversi della situazione.
Il 69enne viene massaggiato e rianimato con l’uso del defibrillatore semiautomatico. Sono minuti interminabili, angoscianti.
Le manovre rianimatorie si protraggono a lungo e, per fortuna, danno i frutti sperati. L’uomo riprende a respirare quando viene caricato a bordo del Pegaso che a quel punto decolla e trasferisce il paziente all’ospedale di Grosseto, dove viene ricoverato in prognosi riservata.
Nel pomeriggio di ieri, al Quagliodromo, la giornata di mare riparte e si riaprono gli ombrelloni. Ma sulla spiaggia non si parla d’altro. E chi è arrivato fin dalla mattina ha ancora negli occhi il terrore di quei minuti. «Ero lì – racconta una lettrice al Tirreno – La mattina c'era il sole e si stava bene, il temporale è arrivato nel giro di pochi minuti. Si pensava che la perturbazione rimanesse nell'entroterra come molte altre volte. Poi al primo lampo vicino siamo tutti andati alle macchine ma quando quello, che ha colpito il signore, è caduto in spiaggia eravamo ancora quasi tutti fuori e il fragore ci ha tappato le orecchie (eravamo a circa 100 metri). Spero che tutto si concluda per il meglio. Complimenti ai soccorritori che sono stati super efficienti e velocissimi».