In Toscana il piccolo cammino di Santiago
Da Firenze a Livorno sulle orme dei pellegrini che si imbarcavano per la Terra Santa
Un percorso tra fede, arte e natura per chi vuole scoprire la Toscana camminando. È il cammino di San Jacopo, che da Firenze arriva a Livorno. Dall’entroterra al mare, passando per cattedrali e sentieri. Centosettantaquattro i chilometri che i camminatori esplorano durante il cammino. Sei tappe e venti comuni toccati: Firenze, Sesto Fiorentino, Calenzano, Prato, Montemurlo, Montale, Pistoia, Serravalle Pistoiese, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Montecatini Terme, Massa e Cozzile, Buggiano, Uzzano, Pescia, Capannori, Lucca, San Giuliano Terme, Pisa, Livorno.
Si tratta di un percorso che nutre l’anima e gli occhi del visitatore, forse meglio dire del pellegrino, attraverso il richiamo dell’arte e la bellezza della natura. Passando da borghi medievali e soprattutto da antiche vie romane.
È un invito a rallentare, a prendere del tempo per sé e a respirare, soprattutto d’estate, quell’aria salubre e fresca che nelle città è ormai impossibile da trovare. È sulla direttrice della Via Cassia che chi percorre il sentiero si ritrova. La classica via Cassia collega la città di Firenze alla città di Lucca.
Il percorso che ormai qualche anno fa è stato pensato e creato dall’architetto urbanista Nedo Ferrari, della “Comunità Toscana – Il Pellegrino”, vede come tappa finale Livorno. E oggi questa via che percorre la nostra regione in orizzontale è considerato il Cammino di Santiago italiano. Perché? Perché l’antica via Cassia veniva usata, appunto, per raggiungere Santiago de Compostela, città nota per essere la conclusione del più importante pellegrinaggio europeo.
Sei le tappe presenti nel cammino. Partendo da Firenze, la prima è l’asse da tocca le due città più popolose della Toscana, arrivando a Prato. L’uscita dalla città di Firenze è diretta e l’attraversamento della periferia è ridotto al minimo ed è valorizzato dal passaggio attraverso interessanti giardini storici. Anche l’ingresso a Prato avviene su sicuri percorsi ciclopedonali alberati.
Il percorso lambisce le bellissime ville Medicee nell’area di Careggi-Castello e l’area archeologica etrusca di Quinto. Appena fuori dalle mura di Prato si va verso il fiume Bisenzio, per poi salire verso la collina delle Sacca, dove si trovano i ruderi dell’ex Convitto Cicognini e la villa Carlesi-Fossombroni. In questo tratto si incontra anche il punto più elevato di tutto il percorso, che si trova nell’area protetta del Monteferrato, a 350 metri d’altezza.
Ecco dunque che si arriva alla Cattedrale di Pistoia, la “piccola Santiago”. Nella tappa da Pistoia a Pescia si trovano le Terme di Montecatini. E si visita anche Castello di Buggiano, il borgo degli agrumi e dei giardini. Eccoci a Pescia, dove inizia la quarta tappa, quella verso Lucca. In questa tratta si attraversa la piana lucchese, dove si possono osservare sia antiche chiese che manufatti di epoca industriale. E si passa anche dal paese di Pinocchio, Collodi. Le ultime due tappe, direzione mare, sono Lucca-Pisa e Pisa-Livorno.
Inevitabile il passaggio in Piazza dei Miracoli, dove un tempo sorgeva l’Ospedale per i pellegrini di San Jacopo “De Podio”.
Attraverso l’ultima tappa si arriva direttamente, via Ponte di Mezzo a Pisa, a Livorno. La Chiesa di San Jacopo, la tappa finale, si affaccia sul molo da cui partivano i pellegrini nel Medioevo per Santiago e Gerusalemme.