Trappola 325, due soluzioni da 100 milioni per la strada che collega Prato alla Valbisenzio
Un viadotto dalla Foresta alla Briglia o la via per Montemurlo: ecco i progetti in campo. La Regione disposta a trovare i fondi
PRATO. Sul tavolo ci sono una ventina di ipotesi, ma alla fine, ammesso che si trovino i finanziamenti, bisognerà decidere su due soluzioni: superare la strozzatura che dalla Foresta porta alla Briglia oppure aprire un varco da Usella verso Montemurlo. Si riduce a questo il dibattito sulla strada regionale 325, che venerdì pomeriggio, 1° agosto ha tenuto impegnati gli amministratori locali e il presidente della Regione Eugenio Giani, riuniti intorno a un tavolo, o meglio davanti a un computer, per immaginare come rendere percorribile una strada che spesso si trasforma in una trappola per auto e camion.
La frana in località Le Coste che nel marzo dell’anno scorso separò per alcune settimane Prato dalla Valbisenzio ora è una cicatrice sulla montagna che ci ricorda quanto sia fragile quel pezzo di territorio. Venerdì a Firenze i rappresentanti di Vaiano, Vernio, Cantagallo e della Provincia di Prato ne hanno parlato col presidente Giani e coi tecnici che in questi mesi hanno elaborato progetti di massima, possibili soluzioni. Alla fine è uscito un comunicato abbastanza fumoso, tanti discorsi e quasi nessun riferimento a luoghi, tempi o costi. Solo l’indicazione che sono state immaginate, appunto, «una ventina di ipotesi».
Quasi tutte queste ipotesi, spiega chi era intorno a quel tavolo e davanti a quel computer, sono bypass dei punti critici della regionale 325, quelli che possono provocare il blocco totale della circolazione. Soluzioni tampone che non eliminano il rischio a valle o a monte. Quello meno caro costa 10 milioni di euro. E allora tanto vale spendere di più per non dover correre ogni volta a mettere una toppa.
I due interventi più importanti, e potenzialmente risolutivi, sono quello che riguarda il tratto tra la Foresta e la Briglia, nel comune di Vaiano, e quello che prevede un collegamento tra l’alta Valle e il comune di Montemurlo, passando da Schignano. Il primo prevede un viadotto da costruire sulla destra dell’attuale tracciato, andando verso nord, e superando la frana delle Coste. Il secondo immagina una nuova strada che dalla rotonda di Usella (Cantagallo) salga verso Migliana sfruttando la viabilità esistente e poi prima del paese svolti a sinistra, attraversi il monte e consenta ad auto e camion di raggiungere la zona industriale di Montemurlo senza passare dal nodo di Prato.
Sembra che entrambi questi interventi costino sui 100 milioni di euro, forse una stima al ribasso, se è vero che il sottopasso del Soccorso, da solo, nel costerà quasi 70, ma intanto si ragiona su queste cifre.
Il presidente Eugenio Giani ha assicurato che, nel caso fosse candidato e anche rieletto, riserverà un capitolo del bilancio regionale a uno di questi progetti. A lui in realtà piacerebbe molto anche un collegamento più veloce tra la Valbisenzio e Barberino, verso l’Autostrada del Sole, ma quello si calcola che potrebbe costare sui 400 milioni e in ogni caso sarebbe una questione di carattere nazionale, non più regionale. In quel caso dunque i soldi andrebbero chiesti al governo.
Ma in Valbisenzio si accontenterebbero anche di uno di quei due progetti da “soli” cento milioni, per eliminare una volta per tutte la trappola della 325.