Pisa, l'avvocato lucchese morso dal cane di un clochard: scoppia il caso politico
L’avvocato lucchese Marco Treggi aggredito da un cane. L’ordinanza di sequestro non eseguita scatena lo scontro tra il sindaco di Pisa e il comandante della Municipale Elio Cappellini
LUCCA. Ci sono un avvocato lucchese, un comandante pisano (d’adozione) e il randagio di un clochard senza fissa dimora. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma in realtà c’è poco da ridere. È una vicenda singolare quella che coinvolge il legale Marco Treggi, nei giorni scorsi morso da un cane nei pressi della chiesa di San Zeno, a Pisa. Una vicenda che ha avuto ripercussioni su un altro nome noto a Lucca: Elio Cappellini, attuale comandante della municipale pisana. Andiamo con ordine.
Il 18 luglio l’avvocato Marco Treggi, presidente della camera penale di Lucca, ha avuto una brutta avventura all’ombra della torre pendente. «Ero appena uscito dal tribunale – dice, contattato dal Tirreno – e stavo raggiungendo la macchina insieme alla mia praticante. Mentre attraversavamo la piazza antistante San Zeno, una famiglia di turisti con un bambino ci ha chiesto se quella fosse la chiesa omonima. Ci siamo avvicinati per mostrare loro l’ingresso, ma purtroppo, non ci siamo accorti che sotto il loggiato c’erano ben undici cani: tre adulti e otto cuccioli, di proprietà di un clochard che praticamente vive lì. I tre cani adulti – di media taglia, simil pitbull – sono usciti inferociti, probabilmente con l’intenzione di proteggere i cuccioli. Io ho ricevuto due morsi alla coscia sinistra dalla femmina, che non aveva alcuna intenzione di mollare la presa. Lo ha fatto solo quando è uscito il clochard a richiamarla. È stata chiamata un’ambulanza e sono finito in ospedale, dove ho avuto 7 giorni di prognosi. Un’esperienza terrificante».
Sul posto è intervenuta la municipale, che ha sequestrato i cani. «Mi risulta – spiega Treggi – che ci fosse già un’ordinanza per il sequestro di quegli animali firmata dal sindaco ma, a quanto pare, non era stata eseguita. Si parla spesso di sicurezza a Lucca, ma in altre città la situazione mi pare ben peggiore. È inaccettabile che sotto il loggiato di una chiesa meravigliosa come quella di San Zeno, dove dovrebbero poter andare turisti e visitatori, ci possano essere 11 cani in questo stato». Nonostante l’accaduto, Treggi ha scelto di non sporgere querela. «Non servirebbe a molto – commenta amaro – ma resta la preoccupazione per quello che è un problema sociale».
Nei giorni successivi all’episodio, è nata una polemica tra il sindaco Michele Conti (Lega) e la polizia municipale, che dal 2024 è guidata dal lucchese Elio Cappellini, classe ’70, già comandante della polizia provinciale a Lucca e assessore alla sicurezza nella giunta Favilla dal 2007 al 2011. L’11 luglio Conti aveva firmato un’ordinanza per il sequestro e il trasferimento dei cani, in seguito a condizioni ritenute non idonee per gli animali e a ripetuti episodi di pericolo per l’incolumità pubblica. Eppure, una settimana dopo, il provvedimento non era ancora stato eseguito dalla Municipale. «Esprimo tutta la mia indignazione verso chi, non ha dato seguito con la necessaria tempestività a un atto contingibile e urgente – ha tuonato il sindaco Conti –. La responsabilità ricade su chi ha disatteso un preciso obbligo. Ho chiesto al comandante della polizia municipale un rapporto dettagliato su quanto accaduto e adotteremo senza esitazione tutte le misure necessarie per accertare le responsabilità».
Al di là del caso specifico, l’esperienza di Cappellini a Pisa sembra al capolinea, come conferma la pubblicazione dell’avviso di selezione per il sostituto. Cappellini cesserà di prestare servizio il 30 settembre. Chissà che presto non lo si possa ritrovare al comando dei vigili di Lucca. Del resto, il suo è un nome che ciclicamente ritorna quando si parla di piazzale San Donato, ma per ora l’amministrazione è soddisfatta di Bertilacchi.