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In vacanza nelle stanze di Shelley: a Bagni di Lucca rinasce l’ex casa Bertini

di Emanuela Ambrogi

	La casa dove soggiornò il poeta Shelley a Bagni di Lucca
La casa dove soggiornò il poeta Shelley a Bagni di Lucca

L’immobile acquistato e rimesso a nuovo dalla marchesa Burlamacchi

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BAGNI DI LUCCA. Diventa una residenza per il turismo di lusso la casa abitata da Shelley nel suo soggiorno a Bagni di Lucca. L’ha acquistata la titolare di “Burlamacchi Villas”, la marchesa Francesca Burlamacchi, che con questo terzo immobile va a ampliare l’offerta ricettiva a Bagni alla Villa. Burlamacchi è infatti la nuova proprietaria della ex casa Bertini, poi diventata casa Del Chiappa, che adesso ha rinominato come Villa Shelley. In questo immobile nel 1818 soggiornò il poeta inglese Percy Bysshe Shelley, con la seconda moglie Mary Godwin (autrice di Frankenstein) e i figli William e Clara. La storica dimora va ad aggiungersi a Villa San Francesco e Casa Burlamacchi ampliando la possibilità ricettiva.

A Villa Shelley sono state realizzate sei nuove camere che vanno ad aggiungersi alle 12 nelle altre due strutture, per un totale di diciotto camere con quaranta posti letto. Burlamacchi è infatti proprietaria della prospiciente quattrocentesca Casa Burlamacchi, ristrutturata con dodici suites per un turismo di lusso. I tre immobili sono collegati e si trovano immersi nel verde. Nel complesso c'è anche una piscina. «Ho deciso di acquistare la nuova casa – spiega Burlamacchi – perché ho tante richieste per cerimonie, matrimoni, eventi. Da noi è possibile sposarsi facendo la dovuta richiesta. Si tratta di una residenza d'epoca con attività di alloggio e ristorazione. La dimora che aveva ospitato Shelley era in vendita. Posso dire che i precedenti proprietari (lei olandese, lui inglese) avevano fatto un buon lavoro. Nel giardino di villa Shelley c'è un salottino naturale in alloro, è l’angolo dove scriveva il poeta. Protetto, si tratta di un giardino storico, non si può toccare, così come succede con le dimore d'epoca per il vincolo della Sovrintendenza. Abbiamo clienti che arrivano dagli Stati Uniti, indiani, tanti inglesi e anche brasiliani. A breve entrerò in società con mio fratello Martino».

La marchesa spiega che il nuovo immobile è un po' diverso dalle due dimore d'epoca attigue: «Si tratta di una casa di campagna, ma elegante. In prospettiva, con sei camere in più possiamo fare eventi di maggiore portata. Sono in fase di ultimazione nel calendario estivo concerti in giardino, serate con musica, salotti musicali».

Francesca (figlia di Pio Burlamacchi, 92 anni, che ha un fratello gemello, Leo) sta anche portando avanti le pratiche burocratiche e le domande per poter aprire lo stabilimento termale, «i quattrocenteschi bagni di Bagni alla Villa» che l'imprenditrice si era aggiudicata attraverso il bando per la concessione delle acque, due anni fa. Burlamacchi spera di farcela ad aprire entro la fine dell'estate. «La burocrazia è complicata – dice– le procedure sono complesse. Ora, con la gestione diretta, abbiamo chiesto la quantità di acqua che ci occorre. Ho fatto i lavori dentro lo stabilimento, spero davvero di poter aprire a breve». Lo stabilimento termale di Bagni alla Villa è stato dato in concessione dal Comune con bando alla società Burlamacchi Villas nel 2023. Il complesso, chiuso da oltre 45 anni, dispone di due vasche grandi e sei piccole: vasche originali storiche in marmo. La polla sorgiva si trova all'interno dello stabilimento. L’apertura potrebbe essere un ulteriore motivo di richiamo per il complesso di Burlamacchi Villas, che comprende anche l'attigua Villa San Francesco. I Bagnetti in base alla convenzione non saranno riservati solo agli ospiti delle dimore turistiche, ma aperti a tutti. Con gli ultimi investimenti Bagni alla Villa è diventata location ideale per un turismo di qualità. Francesca ha 42 anni, è sposata ed è madre di due figli. Fin da piccola ha trascorso le estati nella casa della grande famiglia. Il padre Pio oggi abita a Pietrasanta. Le due strutture Casa Burlamacchi e Villa San Francesco hanno suites personalizzate, pavimenti storici, ritratti di antenati, libri storici: spazi lussiosi ma senza sfarzo ed eccessi. l
 

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