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Livorno, piazza Garibaldi "zona rossa". Il prefetto: «Lo sarà entro fine settembre»

di Stefano Taglione
Controlli dei carabinieri in piazza Garibaldi (foto d'archivio)
Controlli dei carabinieri in piazza Garibaldi (foto d'archivio)

Giancarlo Dionisi si prepara a firmare l'ordinanza per evitare l'accesso all'area di persone pericolose e con precedenti penali. Al vaglio gli ultimi dettagli per evitare eventuali ricorsi al Tar

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LIVORNO. L’obiettivo è allontanare in maniera definitiva chi spaccia e delinque da piazza Garibaldi, teatro proprio nelle scorse settimane dell’operazione anti-droga dei carabinieri che ha portato all’arresto di nove persone e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre 44. Per questo, dopo l’annuncio di metà agosto, il prefetto Giancarlo Dionisi si prepara a firmare l’ordinanza che decreterà l’area “zona rossa”, in modo da impedirne l’accesso a chi ha precedenti penali o viene ritenuto pericoloso (a meno che non abiti lì). Per restituirla al benessere dei cittadini, senza varchi di accesso controllati, ma con un costante controllo delle forze dell’ordine affinché venga garantita l’efficacia del provvedimento a brevissimo in vigore.

Le tempistiche

Si punta a far presto. Per questo dirigenti e funzionari di prefettura e questura sono al lavoro tutti insieme per trovare la formula migliore, soprattutto inattaccabile dal punto di vista giuridico. «Quello preparatorio è un aspetto su cui fare molta attenzione – sottolinea Dionisi – dato che è capitato, in passato, che a seguito dei ricorsi il Tar annullasse l’ordinanza. Deve quindi essere un provvedimento ben fatto, ci baseremo quindi sui precedenti specifici. Puntiamo a renderla operativa dall’ultima decade di settembre, entro ottobre insomma». Non servono altri pareri Basterà l’ordinanza prefettizia per renderla esecutiva e non serviranno passaggi burocratici in giunta comunale. Questo, infatti, consentirà di abbreviare ulteriormente i tempi. Il regolamento di polizia urbana, così come è stato concepito, prevede già un’intensificazione dei controlli in quelle zone. Di fatto, quindi, darebbe già l’ok al provvedimento del Palazzo del Governo.

Come funzionerà

In attesa di leggere l’ordinanza si possono comunque fare alcune ipotesi. La questora Giusy Stellino, in un’intervista al Tirreno di inizio settimana, aveva già illustrato il funzionamento della futura “zona rossa”. «Ritengo necessario – le sue parole – che venga percepita non per la sua chiusura a pochi ma, al contrario, per la massima apertura alla serena e pacifica fruizione di tutti. L’obiettivo è impedire a chi compie determinate azioni illecite – cioè chi spacci, commetta violenze, compia atti di vandalismo, ecceda nel consumo di alcolici rendendosi molesto o assumendo un atteggiamento minaccioso o aggressivo nei confronti dei normali fruitori di strutture ed esercizi pubblici – di tornare esattamente negli stessi luoghi dove ha commesso il fatto, attraverso l’adozione di un provvedimento di allontanamento dall’area urbana individuata. Per raggiungere tale scopo verranno predisposti dei servizi di prevenzione che coinvolgeranno tutte le forze di polizia, partendo proprio da quelle che hanno maggiore capillarità nel tessuto urbano».

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