Livorno, cinquantenne col collare sanitario preso a schiaffi davanti al Comune
Ad aggredirlo l’inquilino dopo l’annuncio di dover andare via di casa. In piazza del Municipio sono intervenuti i carabinieri e i volontari della Misericordia di via Verdi
LIVORNO. Lo avrebbe preso a schiaffi in mezzo alla strada. Una lite in pieno centro, nel cuore della città, avvenuta proprio davanti al Comune. Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da due persone, e di riflesso dai numerosi passanti, poco prima delle 20 di lunedì 21 luglio in piazza del Municipio, dove un cinquantenne che fra l’altro indossava un collare sanitario a seguito di cure in corso è stato picchiato da un giovane.
L’aggressione
Tutto è avvenuto davanti a decine di persone, rimaste attonite. La vittima, dopo l’aggressione, ha immediatamente chiamato il 112, facendo intervenire sul posto una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Livorno, comandato dal tenente Gianraffaele Di Risi, che ha parlato con lui e per precauzione ha avvisato il 118, con la sala operativa territoriale dell’ospedale di viale Vittorio Alfieri che ha inviato in zona un’ambulanza della Misericordia di via Verdi, che hanno medicato il cittadino livornese coinvolto nella vicenda. Le indagini I militari dell’Arma hanno nel frattempo cercato di capire con esattezza quanto accaduto.
Le motivazioni dietro alla violenza
La vittima non avrebbe fornito il nominativo dell’aggressore, per il momento quindi non denunciandolo, ma si sono compresi i motivi del diverbio poi degenerato in violenza fisica: i due sarebbero stati inquilini, anzi il cinquantenne avrebbe ospitato a casa la persona più giovane, che al rifiuto di proseguire la convivenza fra le stesse mura domestiche avrebbe colpito il cinquantenne, secondo quanto da lui raccontato, con due schiaffi in mezzo alla strada. Questo è quanto emergerebbe da una prima e sommaria ricostruzione. Chiaramente le indagini non proseguiranno ulteriormente senza la denuncia del ferito, dato che per far scattare il procedimento penale è necessaria la querela, non ancora arrivata negli uffici del Norm di viale Fabbricotti o comunque nelle stazioni cittadine dell’Arma labronica.