«Intercettava i dati delle carte ai “fai da te”»: arrestato al distributore di benzina - Chi è
È accusato di aver installato degli apparecchi a un self-service di via Firenze. I carabinieri lo hanno scoperto, denunciando il complice
LIVORNO. Avrebbe «installato apparecchi illegali su una colonnina self-service per il rifornimento di carburante di via Firenze, con lo scopo di intercettare i dati sensibili delle carte di pagamento». Per questo, dopo la segnalazione del proprietario del distributore di benzina, i carabinieri si sono messi in moto. Visionando i filmati delle telecamere, organizzando servizi di perlustrazione e infine – con i militari della stazione di Stagno e i colleghi del nucleo operativo e radiomobile – arrestando il presunto responsabile per detenzione e installazione abusiva di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche o telematiche: è il quarantaduenne rumeno, residente a Torino, Constantin Marius Iacob, difeso dall’avvocata Valentina Giani e ora colpito dall’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
La ricostruzione
«Le indagini – spiega l’Arma – sono scaturite da alcune segnalazioni su movimenti sospetti di auto e persone nell’area di servizio». Di fatto tutto è partito da un uomo, poi identificato per Iacob, “visto” dal proprietario dell’impianto di carburanti attraverso le immagini del circuito di videosorveglianza, che armeggiava a una colonnina del “fai da te”. «Stava smontando alcuni dispositivi elettronici nascosti – rivelano i carabinieri – tra cui uno “skimmer” per la lettura delle bande magnetiche delle carte di credito e una microcamera artigianale, nascosta in una plafoniera, posizionata per riprendere i codici digitati sulla tastiera. Durante la perquisizione dell’auto in suo possesso i militari dell’Arma labronica hanno rinvenuto ulteriore materiale tecnologico riconducibile alla sospetta attività illecita: due cellulari, un computer portatile, una scheda dati con un lettore, un altro lettore/skimmer e strumenti per il montaggio e la rimozione dei dispositivi».
Denunciato il complice
Le successive analisi delle registrazioni «hanno permesso di individuare un complice, anche lui cittadino rumeno di 35 anni – spiegano gli investigatori – che è stato denunciato per concorso nello stesso reato. Le telecamere hanno immortalato il secondo uomo mentre, nei giorni precedenti all’arresto del primo, si avvicinava nottetempo alla stessa colonnina per installare o prelevare le apparecchiature fraudolente. Nelle stesse ore dell’arresto i militari hanno notato una seconda auto sospetta con targa lituana aggirarsi vicino all’area di servizio. Grazie al confronto con le immagini raccolte è stata accertata la corrispondenza con il veicolo già visto nei precedenti episodi. Anche in questo caso il conducente è stato fermato e denunciato». I consigli «L’operazione – concludono dal comando provinciale dei carabinieri di viale Fabbricotti – rappresenta un segnale chiaro dell’efficacia dei servizi di controllo intensificati nella stagione estiva e della costante attenzione delle forze dell’ordine verso le nuove forme di criminalità tecnologica, che mirano a colpire gli ignari cittadini. Si raccomanda la massima attenzione durante l’utilizzo dei dispositivi di pagamento automatici e si invita a segnalare tempestivamente eventuali comportamenti sospetti».
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