Arrestato l’uomo che ha aggredito l’imprenditore viareggino: era uscito dal carcere pochi giorni fa
La vittima: «Io quest’uomo non lo conoscevo, né l’avevo mai visto. Avevo portato il cane a spasso, ora rischio di perdere un occhio...»
VIAREGGIO. È rinchiuso nel carcere di San Giorgio a Lucca l’uomo che domenica sera, 17 agosto, ha colpito al volto con una pietra Angelo Lemmetti, l’imprenditore edile di quasi ottant’anni da tempo in pensione selvaggiamente aggredito senza motivo mentre stava portando in giro il cane all’ingresso della Pineta di Ponente, in Darsena, a due passi da casa. Gli agenti della squadra anticrimine del commissariato di polizia di Viareggio lo hanno individuato lunedì, giorno successivo all’aggressione, mentre si trovava nei pressi della Torre Matilde. L’uomo, di nazionalità tunisina, era uscito dal carcere una decina di giorni prima e indossava ancora la maglia gialla con cui meno di 24 ore prima aveva colpito con violenza inaudita al volto Lemmetti. Per lui la pm Paola Rizzo ha autorizzato il fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di lesioni gravissime.
A inchiodarlo la descrizione dettagliata fatta dallo stesso imprenditore edile: oltre alla maglia gialla, subito dopo essere stato ferito al volto, aveva infatti descritto l’aggressore come un uomo sui cinquant’anni di carnagione olivastra e con i capelli brizzolati. Un identikit che ha permesso agli agenti dell’anticrimine di risalire all’uomo, successivamente riconosciuto dalla stessa vittima.
Nel frattempo Angelo Lemmetti, dopo aver trascorso la notte sotto stretta osservazione all’ospedale Versilia, lunedì sera è stato dimesso ed è potuto tornare a casa. Ma le condizioni del suo occhio destro – che rischia di essere definitivamente compromesso a causa del violentissimo colpo subito – sono ancora tutt’altro che rassicuranti. «Ho lo zigomo e il sopracciglio fratturati – racconta ancora scosso per quanto accadutogli – ma a preoccupare è soprattutto l’occhio. Non so se tornerò a vedere dal destro. Di certo dovrò sottopormi a visite e interventi che si preannunciano lunghi e complessi».
Sposato con Maria Luigia Spazzafumo, titolare del bagno Ester in Darsena, Angelo Lemmetti è molto conosciuto sia nel mondo dell’edilizia che in quello del turismo balneare. E già dalle prime ore, in tanti hanno contattato lui o i familiari per dimostrargli la loro vicinanza e solidarietà. «Dimostrazioni di affetto – spiega la moglie Maria Luigia Spazzafumo – che fanno molto piacere. Soprattutto sui social, però, vedo montare un clima di caccia alle streghe che ci preoccupa».
Il racconto
Intanto Angelo Lemmetti riavvolge il nastro di quanto accadutogli. Un episodio di violenza inaudita quanto insensata. «Io quest’uomo non lo conoscevo, né l’avevo mai visto prima. Avevo portato il cane a spasso – racconta – quando all’altezza del cancello del Collegio Colombo mi ha avvicinato per chiedermi una sigaretta. Gli ho risposto che non fumo e che dunque non ne avevo. Lì per lì ha mugugnato, ma tutto sembrava essersi concluso lì. Ho fatto qualche passo fino alla sbarra che porta all’interno della Pineta e lì, all’improvviso e senza motivo, mi ha colpito al volto con una grossa pietra o qualcosa del genere. Ho cominciato a sanguinare copiosamente e, dolorante, sono rientrato a casa. Ora rischio di perdere un occhio. Per nulla. Tutto questo ha davvero dell’incredibile».