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La sentenza

Cassiere licenziato da Pam col test del carrello: Fabio Giomi vince in tribunale e torna al lavoro

di Redazione web

	A destra Fabio Giomi all'ingresso in tribunale (Foto: Cgil Toscana)
A destra Fabio Giomi all'ingresso in tribunale (Foto: Cgil Toscana)

La decisione è arrivata al termine di un’udienza molto attesa e il verdetto è stato accolto con un applauso da colleghi e sindacalisti presenti

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SIENA. Fabio Giomi, cassiere in un supermercato Pam di Siena, è stato reintegrato nel suo ruolo dopo che il tribunale del lavoro ha dichiarato illegittimo il suo licenziamento. La decisione è arrivata lunedì 29 dicembre, al termine di un’udienza molto attesa, seguita da colleghi e rappresentanti sindacali.

La simulazione che ha fatto discutere

La vicenda ha avuto origine da un controllo interno: un valutatore, fingendosi cliente, ha simulato un furto inserendo nel carrello alcuni prodotti non visibili. Giomi, ignaro della manovra, ha passato regolarmente gli articoli sul nastro, senza accorgersi degli oggetti nascosti. L’azienda ha ritenuto l’episodio sufficiente per procedere con il licenziamento.

Il sostegno dei colleghi e la sentenza

All’udienza si sono presentate circa cento persone, tra colleghi e sindacalisti, che hanno manifestato solidarietà con cartelli e slogan. Il giudice ha accolto il ricorso di Giomi, ordinando il suo reintegro. «Abbiamo vinto, è stato bellissimo — ha commentato commosso il cassiere — mi si è tolto un peso enorme di dosso».

La reazione

Sinistra Italiana Siena – Alleanza Verdi e Sinistra esprime profonda soddisfazione per l’esito dell’udienza di oggi al Tribunale di Siena, che ha dichiarato illegittimo il licenziamento di Fabio Giomi, cassiere della Pam di Porta Siena vittima del cosiddetto “test del carrello” – una pratica aziendale vessatoria che mira a colpire lavoratori anziani, con stipendi consolidati, delegati sindacali o semplicemente non allineati agli interessi padronali. Il giudice ha ordinato il reintegro immediato, ripristinando il diritto al lavoro e la dignità di Fabio, in una sentenza che rappresenta un monito potente contro ogni forma di discriminazione sul posto di lavoro.

Questa vittoria è il frutto di una battaglia collettiva che ha unito i lavoratori e le lavoratrici , i sindacati e la sinistra politica: AVS si è mossa subito grazie all’interrogazione parlamentare del deputato onorevole Marco Grimaldi, denunciando l’ingiustizia e mobilitando l’opinione pubblica in una lotta che ci riguarda tutti. Dimostra che l’unità tra i lavoratori , i sindacati e forze della sinistra produce risultati concreti, difendendo non solo Fabio Giomi ma la dignità di ogni lavoratore contro pratiche che sviliscono il lavoro e precarizzano le esistenze. Continueremo questa battaglia per i diritti nella grande distribuzione e ovunque i lavoratori siano sotto attacco, perché la sinistra è al fianco di chi lotta per la giustizia sociale.

Il segretario toscano della Cgil, Rossano Rossi, dichiara: «Esprimo grande soddisfazione per il pronunciamento del Tribunale dei Siena, eravamo al cospetto di un atto grave figlio di una arroganza e di una cattiveria che in questi tempi stanno pervadendo il mondo del lavoro, ma ancora una volta tutta la Cgil Toscana ha dimostrato che, senza voltarsi dall'altra parte davanti alle ingiustizie, uniti nella lotta si possono ottenere risultati».

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La storia

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