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San Miniato Basso, nuovo campo sportivo in sintetico: finalmente ci siamo

di Andreas Quirici e Nilo Di Modica

	L'ingresso del Massimo Pagni, storica casa del San Miniato Basso
L'ingresso del Massimo Pagni, storica casa del San Miniato Basso

San Miniato, intervento da circa 600mila euro: lavori in autunno e le squadre emigrano. Le parole dell’assessore Marco Greco

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SAN MINIATO. Sarà un’azienda di Roma a realizzare l’intervento per sostituire l’attuale terreno di gioco del campo sportivo di San Miniato Basso con un manto in erba sintetica. Un’opera che pagherà interamente il Comune, con uno stanziamento di 600mila euro, e che era atteso da tempo dalla società.

Il problema sono i tempi dei lavori che obbligano la dirigenza a trovare alternative per allenamenti e partite, visto che il cantiere durerà per buona parte dell’autunno se non oltre. «La gara per affidare i lavori si è conclusa – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Marco Greco – ed è stata individuata un’azienda di Roma specializzata in questo genere di interventi. Attualmente siamo alla consegna dei lavori dopo le verifiche rese necessarie dal nuovo codice degli appalti».

Un cambiamento rispetto al passato, soprattutto per le lunghe verifiche necessarie a rispettare la nuova normativa. «Si è trattato di un lungo iter burocratico – conferma Maurizio Geri, direttore generale della società – che ha protratto i tempi per oltre due mesi. Ora siamo vicini all’inizio dei lavori, anche se dovranno essere risolte alcune questioni non di poco conto».

Comune, dirigenza e ditta appaltatrice, infatti, dovranno incontrarsi a breve per fare il punto soprattutto sulla logistica del cantiere e per la durata dell’intervento. «Speriamo che non occupino tutto l’impianto – riprende Geri – ma che ci lascino la possibilità di utilizzare almeno il campo sussidiario per gli allenamenti. Altrimenti avremo problemi rilevanti per organizzare l’attività».

Il San Miniato Basso, infatti, oltre alla prima squadra che milita nel campionato di Promozione, ha altre sei squadre di settore giovanile. I “grandi” disputeranno le gare in casa allo stadio Leporaia di Ponte a Egola, lasciato libero dal Tuttocuoio dopo le polemiche con l’amministrazione comunale.

«Per il resto ci divideremo tra l’impianto di Gargozzi, che gestiamo noi – dice ancora il direttore generale – e quello di La Scala che, invece, è gestito dal San Miniato, società con cui siamo in ottimi rapporti. La nostra speranza è di poter utilizzare di nuovo il nostro campo sportivo entro l’anno o al massimo entro gennaio 2026, ma molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche che influenzeranno l’andamento dei lavori». 


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