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Pisa, «l’ho uccisa, ora mi ammazzo»: la chiamata di Alessandro alla polizia dopo aver sparato alla moglie e il dettaglio delle chiavi
La conversazione è durata pochi attimi, durante i quali Gazzoli ha fornito un’indicazione precisa che per gli inquirenti sottolinea la freddezza e la decisione con cui ha agito
PISA. Pochi secondi. Una telefonata choc e una richiesta, probabilmente pensando a quando sarebbero rientrati i figli a casa. Alessandro Gazzoli, guardia giurata di 50 anni, ha chiamato il 112 per confessare quanto appena compiuto, martedì 22 luglio nel quartiere Sant'Ermete di Pisa: «Ho sparato alla mia convivente (con una Glock 9x21 poi trovata dagli inquirenti, ndr) e sto per togliermi la vita, ma non voglio che i familiari vedano questa scena».
Il dettaglio chiavi
La conversazione è durata pochi attimi, durante i quali Gazzoli ha fornito un’indicazione precisa: «Le chiavi di casa sono nascoste nel contatore dell’acqua». Un dettaglio che per gli inquirenti sottolinea la freddezza e la decisione con cui ha agito. Dietro il gesto estremo sembrerebbe esserci una crisi di coppia, non accettata dall’uomo.
La mamma della vittima
A confermare questa dinamica è la testimonianza di Gabriella Del Cistia, madre di Samantha Del Gratta, 45 anni, la vittima: «Era un uomo geloso, ossessionato dalla paura di perderla, non le dava pace. Non abbiamo mai pensato che potesse arrivare a tanto – racconta la donna – e lui non era mai stato violento con Samantha». La coppia viveva insieme da 28 anni. Ora la famiglia è sconvolta: «I figli sono devastati – aggiunge Gabriella – e sono assistiti da un avvocato perché il figlio maggiore dovrà prendersi cura del fratello minore, che compirà 18 anni a dicembre». Samantha viene ricordata come una persona dolce e dedita alla famiglia: «Non lavorava, stava sempre a casa e usciva solo in compagnia di Alessandro. Era una donna fantastica, completamente dedicata ai figli».