Politica
Uccide la compagna e si toglie la vita: le parole dei vicini, il mistero delle “ferie forzate” e il quartiere sotto choc
Alessandro per anni ha avuto il compito di tenere sotto controllo l’area ricerche del Cnr. Oggi sarebbe stato il compleanno di Samantha
PISA. Sant’Ermete è un luogo speciale di Pisa. Un quartiere dove le case popolari hanno un forte impatto nel contesto urbano. Dove si organizza ogni anno la festa del pane che quest’anno ha registrato il tutto esaurito. La classica zona dove tutti si conoscono e si danno una mano, anche se il circolo è passato in mani cinesi. Alessandro Gazzoli e Samantha Del Gratta erano figli di queste strade, di questi giardini, di quest’atmosfera d’altri tempi che più di una volta ha gridato contro il palazzo comunale per le condizioni in cui molte famiglie vivono.
Chi erano
La guardia giurata di 50 anni e l’impiegata che oggi avrebbe spento 45 candeline sulla torta erano una famiglia normale, con due figli che i vicini vedevano spesso. Tutti li conoscevano anche se lui non frequentava molto la socialità di Sant’Ermete, preferendo trascorrere le serate con la compagna, invece che con gli amici.
- Qui la ricostruzione della tragedia di Pisa
Racconti di vicini, amici, di persone che hanno visto la coppia incontrarsi e innamorarsi da giovani. Trasferirsi nell’appartamento di via Ferdinando Agostini della Seta da una casa poco lontano. Sempre nello stesso quartiere. Sempre fianco a fianco. «Li vedevo alla Coop a fare la spesa, non sembravano assolutamente in crisi. Sono cresciuti qui, diventando una famiglia», dice un coetaneo di Alessandro che abita nella stessa strada, ma che preferisce non apparire. Perché da queste parti ci si vuole bene e si rispetta il dolore altrui. Si fa muro contro le incursioni esterne. Soprattutto di fronte a tragedie del genere.
Ma che qualcosa non andasse come ai bei tempi è ormai opinione comune. Gazzoli era dipendente del Corpo dei vigili giurati. Per anni ha avuto il compito di tenere sotto controllo l’area ricerche del Cnr a Pisa, dalla guardiania. Ma poi la società ha perso l’appalto. E lui è stato rimesso di pattuglia. Ore e ore in auto ad attaccare bollini alle aziende clienti della società di Firenze, ma con un ufficio sotto la Torre pendente. Un collega racconta che, forse per un diverbio avuto sul lavoro, era stato messo in ferie forzate. Per adesso questo elemento rappresenta una strada per la polizia su cui indagare per dare un motivo al doppio gesto estremo.
Nessuna certezza, tante ipotesi. Un solo dramma familiare che investe in pieno i figli e tutti quelli che conoscevano la coppia. Che già in passato aveva avuto a che fare con vicende tragiche, vista la morte del fratello di Alessandro.
Sant’Ermete si prenderà cura dei fratelli rimasti orfani. Il quartiere saprà dare una mano quando la rabbia lascerà il posto alla disperazione e al dolore. L’autopsia disposta dalla Procura dirà come si sono svolti i fatti. Quanti colpi sono stati esplosi. Se la donna è morta sul colpo e da che distanza l’uomo ha fatto fuoco. Ma non riuscirà a guarire le ferite di due ragazzi catapultati nella disperazione in pochi attimi. A quello dovrà pensare la gente del posto.