Assalto al golfo di Baratti, camper e van attrezzati parcheggiati per la notte
La segnalazione: diversi i mezzi “pizzicati” all’alba
PIOMBINO. Mentre in città ci si interroga sull’eventualità di una introduzione della limitazione degli accessi al golfo di Baratti, con particolare riferimento alle giornate in cui le aree di sosta risultano sature c’è chi – quando il sole tramonta – usa gli spazi per parcheggiare a poche decine di metri dal mare per campeggiare “selvaggiamente”. Lo abbiamo scoperto ieri mattina, poco dopo l’alba, passeggiando tra i vari piazzali al servizio della spiaggia piombinese. Dai van camperizzati, fino ai camper, alcuni dei quali superiori a due metri di larghezza. C’è l’imbarazzo della scelta. Alcuni sono in fila, posteggiati per tutto l’arco della notte. La sensazione, sentendo alcuni ben informati della zona, è che tra gli appassionati di campeggio “selvaggio” si sia attivata una sorta di passaparola e il golfo sia diventato una meta più abbordabile, rispetto ad altri luoghi nei quali il giro di vite contro il campeggio irregolare è stato più stretto. E delle ore scorse la notizia della presentazione di una mozione da parte del gruppo di opposizione Piombino Domani con la quale si intende impegnare la giunta ad andare oltre alla sola scelta di potenziare il servizio navetta Caldanelle - Baratti. Il gruppo, tra le varie misure suggerite, chiede alla giunta di valutare l’introduzione di un limite agli accessi al golfo nei momenti di saturazione del traffico e controlli più serrati sul campeggio selvaggio e sull’ingresso di camper con una larghezza superiore a 2 metri.
Il comitato approfondisce
La questione era stata approfondita lo scorso venerdì nel corso della serata – molto riuscita – dedicata al turismo a Baratti, organizzata dal Comitato cultura e territorio, da Baratti al Cornia. In tanti hanno preso parte all’evento che si è tenuto nel giardino della scuola di Populonia. Si è provato a rispondere ad alcune domande attraverso un’analisi economica del turismo: a Baratti sarebbe necessario realizzare nuovi parcheggi all’interno del Golfo? O si dovrebbero ridurre i posti auto e incentivare modalità diverse per arrivare? Bisognerebbe allargare la strada per facilitare il transito dei veicoli? Sarebbe necessario il numero chiuso? Ognuno ha esposto le proprie ragioni, sostenute da diverse motivazioni e il Comitato ha provato a cercare un modo per valutare in maniera oggettiva quale sia la soluzione migliore. «Il turismo – spiegano gli organizzatori – è un’attività utile che crea valore aggiunto e al tempo stesso produce esternalità ed è anche fortemente sussidiata. Una serata che molti hanno definito interessante perché ha affrontato il problema in maniera scientifica, individuando le criticità e sollevando l’esigenza di un’analisi costi-benefici».
Nuovo evento
Si replica venerdì prossimo alle 21,30 con un nuovo appuntamento nel giardino della Scuola con la Tonnara di Baratti: la storia dei pescatori liguri Canessa, padroni indiscussi del Golfo nel ‘800. Tra le curiosità ci saranno le relazioni con le altre attività economiche e le interferenze della Miniera, della Colonia Balilla e della Marina di Populonia.