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Lucca, agenti in borghese multano un locale per “buttadentro”. Il ristoratore: «Ha solo salutato»

di Pietro Barghigiani
Lucca, agenti in borghese multano un locale per “buttadentro”. Il ristoratore: «Ha solo salutato»

Una coppia della polizia municipale sotto copertura ha contestato la violazione dell’ordinanza comunale contro i procacciatori di clienti. Il titolare annuncia ricorso, ma il Comune avverte: in caso di recidiva stop al suolo pubblico per 90 giorni

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LUCCA. È arrivato il conto dopo l’invito ai turisti di mettersi a tavola. Solo che lo hanno presentato gli agenti della Municipale al ristoratore.

Un uomo e una donna della polizia locale in borghese che si sono finti turisti per entrare meglio nella parte. Una coppia sotto copertura che ha prodotto il primo verbale di cento euro (un altro è arrivato nel pomeriggio, ndr) a carico di un ristoratore per aver violato l’ordinanza che vieta l’attività di “buttadentro” fuori dai locali in cui si serve da mangiare.


Un annuncio pubblicizzato dal Comune e ribadito con le argomentazioni sostenute dalle due scuole di pensiero. Chi lo ritiene uno strumento utile per spiegare ai potenziali clienti le qualità del ristorante e chi, al contrario, farebbe a meno di avere gente che si fa avanti senza essere cercata.

L’imprenditore multato si trova in una posizione centrale nel cuore del turismo cittadino e, al di là dell’importo, il provvedimento di Palazzo Orsetti prevede effetti ancora più impattanti in caso di recidiva: con un eventuale secondo verbale scatta la sospensione del suolo pubblico per 90 giorni.

Pronto a impugnare la multa

Contattato dal Tirreno il ristoratore annuncia di voler impugnare la multa e dà la sua versione dei fatti.

«Il ragazzo ha solo salutato un’apparente coppia di turisti a cui a chiesto se volevano sedersi per avere un tavolo – spiega – . Loro hanno risposto con un cenno del capo. Stop. Mi sembra una sanzione esagerata e sproporzionata. Soprattutto nella parte dell’ordinanza che toglie il suolo pubblico per 90 giorni in caso della seconda multa. Vuol dire perdere la stagione. C’è gente che vende la bruschetta in mezzo alla strada e non gli succede niente. Ci sono situazioni ben peggiori di quella che mi viene contestata che, ripeto, altro non è stato che salutare dei turisti e chiedere se volevano sedersi».

Il Comune va avanti: «Questione di decoro»

Dal fronte comunale l’assessore al Commercio, Paola Granucci commenta: «Quello dei “buttadentro” è un fenomeno che cerchiamo di tamponare. È una questione di decoro e di tutela dei turisti. Il problema nasce quando l’approccio diventa molesta e arriva quasi a disturbare che magari vuole passeggiare e scegliere per conto suo il locale dove mangiare. Gli operatori non possono dire che di non sapere dell’ordinanza vista la risonanza avuta anche oltre la città».

Il principio ispiratore della misura è quello di proteggere il decoro, la vivibilità urbana e a garantire una fruizione serena, libera e autonoma del centro storico, saldamente ancorato al suo patrimonio archeologico, artistico e culturale. Sull’attività di ristorazione e bar per il Comune «promuovere i propri servizi è legittimo, ma farlo con modi invasivi, insistenti o scorretti non è compatibile con l’immagine che vogliamo preservare per la nostra città».


 

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