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Livorno, derubato un malato di Parkinson in stazione: il ladro fugge lasciandolo a terra

di Stefano Taglione
Polizia in stazione (foto d'archivio)
Polizia in stazione (foto d'archivio)

Borseggio choc in piazza Dante: l'uomo denunciato grazie a un'indagine lampo della polfer. La vittima, 67 anni, caduto nell'indifferenza dei passanti mentre cercava di recuperare il suo cellulare

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LIVORNO. Un ladro lo ha derubato del cellulare fuori dalla stazione ferroviaria. E lui, un sessantasettenne malato di Parkinson, ha tentato in tutti i modi di rientrarne in possesso, rincorrendolo e cadendo più volte a terra nell’indifferenza generale dei passanti. Borseggio choc in piazza Dante, dove nei giorni scorsi l’uomo, affetto dalla malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso centrale, è stato privato del suo telefonino. Una scena crudele e terribile, quella alla quale diverse persone hanno assistito senza intervenire o nella migliore delle ipotesi senza capire cosa stava succedendo a pochi metri da loro, visto che il sessantasettenne, con evidente difficoltà motorie dovute alla patologia, è scivolato più volte sull’asfalto, finendo per desistere dal tentativo di rientrare in possesso dei suoi averi.

La denuncia

Perso di vista il malvivente, all’uomo non è rimasto altro da fare che denunciare il fatto. Si è quindi recato dagli agenti della polizia ferroviaria di Livorno centrale, di stanza sul binario 1, che lo hanno accolto nei loro uffici acquisendo la querela. L’ipotesi di reato, fin da subito, è stata quella di furto aggravato dalla destrezza e dalla minorata difesa della vittima, affetta dalla malattia. Un illecito che, secondo il codice penale, prevede la reclusione da due a sei anni e una multa da 927 a 1.500 euro.

Indagine lampo

I poliziotti, grazie alle telecamere presenti fuori dallo scalo ferroviario, sono riusciti rapidamente a individuare il ladro. Si tratta di un cinquantottenne tunisino, regolare in Italia e con diversi precedenti penali. Individuato dai poliziotti, è stato quindi iscritto nel registro degli indagati per furto aggravato e al momento si trova in libertà.

I precedenti

Proprio pochi mesi fa gli agenti della stazione labronica erano intervenuti sui binari arrestando un ventinovenne marocchino, Otman Faidi il suo nome, indagato per i reati di rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Aveva derubato una donna ucraina di 70 anni sul treno (che ha reagito ed è stata spintonata) per essere poi placcato da un rugbista subito dopo il fatto, direttamente sulla banchina mentre tentava la fuga. Nell’occasione erano rimasti feriti i due poliziotti intervenuti per fermarlo, tanto da essere poi accompagnati al pronto soccorso per essere dimessi con cinque e sette giorni di prognosi. Nel settembre di un anno fa era stata invece derubata dello zaino una turista mentre era in coda al Bríccocafè, il bar dello scalo ferroviario: anche in questo caso l’intervento della polfer è stato velocissimo, tanto che la vacanziera – originaria della Svizzera e diretta dal nostro porto con la nave in Corsica – dopo la denuncia è riuscita a partire regolarmente, visto che tutti i suoi averi contenuti nel bagaglio erano stati recuperati dagli agenti. I responsabili furono individuati in una donna rumena di 56 anni e un trentottenne algerino, accusati sempre del reato di furto aggravato.

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