Serie B
Livorno, rapina un'anziana sul treno: placcato da un rugbista e arrestato
Gli agenti della polizia ferroviaria, rimasti lievemente feriti, hanno preso il bandito, un ventinovenne, dopo che aveva strappato la borsa a una donna. Ora è in carcere
LIVORNO. Un poliziotto lo ha visto salire sull’Intercity 522, quello che ogni pomeriggio parte da Napoli centrale alla volta di Sestri Levante, in Liguria. Non era un viaggiatore, ma un ladro, perché in pochi secondi ha afferrato la borsa di una passeggera ultrasettantenne di origine ucraina, diretta a Pisa, strattonandola e cercando di scappare. Ma l’agente della polfer livornese, insieme a un ex rugbista di 33 anni che era sul binario insieme alla moglie e ai due figli, lo ha letteralmente placcato e arrestato sulla banchina.
È stato assicurato alla giustizia, e ora è in carcere in regime di custodia cautelare, il ventinovenne marocchino Otman Faidi, indagato per i reati di rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I due agenti della polizia ferroviaria intervenuti per fermarlo, rimasti lievemente feriti, sono stati poi dimessi dal pronto soccorso di viale Vittorio Alfieri con sette e cinque giorni di prognosi, mentre il giovane nordafricano si trova nel penitenziario di via delle Macchie in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, che si terrà nella stessa casa di reclusione. L’episodio è avvenuto attorno alle 23 di sabato 26 aprile e la vittima, una donna di oltre 70 anni di origine ucraina, per fortuna sta bene e ha ringraziato gli agenti della polfer per l’ottimo lavoro svolto e lo sportivo, che non ha esitato un attimo a intervenire, mettendo a rischio la sua incolumità.
La sua azione è stata fondamentale: allontanandosi dai suoi familiari, infatti, ha rincorso il ventinovenne e lo ha bloccato, consentendo ai poliziotti di ammanettarlo con non poca fatica e portarlo negli uffici per l’identificazione. L’uomo, per cercare di rubare la borsa, era salito a bordo del convoglio a lunga percorrenza per poi scendere velocemente, sperando di non essere visto. In realtà, uno degli agenti di servizio alla stazione, lo aveva notato già prima, sulla banchina, in attesa dell’Intercity. Poi, vedendolo salire a mani vuote e scendere rapidamente con la borsa, ha avuto la piena consapevolezza che anziché essere un passeggero il giovane era un ladro. Pronto a imboccare il sottopasso ferroviario, per scappare verso l’uscita principale di piazza Dante o quella secondaria di via Masi, col malloppo, i soldi e tutti gli averi che la donna portava con sé. La passeggera ha però reagito, lui l’ha strattonata e, una volta sbarcato dal treno, ha trovato i poliziotti e lo sportivo che lo hanno bloccato. Per lui, difeso dall’avvocata livornese Valeria Macchia, ora si sono aperte le porte del penitenziario delle Sughere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
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