Il Tirreno

Livorno

L'intervista

Livorno, alla Terrazza un villaggio di 800 metri quadri per gli eventi pronto per maggio

di Francesca Suggi
Livorno, alla Terrazza un villaggio di 800 metri quadri per gli eventi pronto per maggio

Tramonti (Fondazione Lem) parla dei progetti turistici in arrivo: "A febbraio il primo portale di ambito per valorizzare la città, Capraia e Collesalvetti"

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Livorno E dopo il concertone e il grande veglione pop alla Terrazza Mascagni di stasera, la Fondazione Lem prepara la città ad un maggio spettacolare. All’insegna degli eventi, ma anche del turismo e di pacchetti che hanno l’obiettivo di fare della città una destinazione. Vera. Insieme all’ambito di Capraia e Collesalvetti. «Con questa festa cittadina volevamo dare l’opportunità ai livornesi di passare l’ultimo dell’anno a casa propria, in piazza oppure davanti alla televisione con la diretta di Granducato Tv. Ed è per questo che lo abbiamo annunciato per tempo. Per la prima volta dopo tanti anni molto livornesi hanno fatto la scelta di passare il Capodanno in città grazie alla presenza della festa cittadina. I nostri festeggiamenti sono aperti anche a chi, da fuori città, avrà voglia di divertirsi sul nostro lungomare», a fare il punto sul “dietro le quinte” della festa di stasera alla Terrazza è direttamente Adriano Tramonti, responsabile eventi, promozione e Ambito Lem.

Sempre nella direzione degli eventi, dopo Capodanno cosa arriverà per la città?

«Un maggio spettacolare, con molti eventi alla Terrazza Mascagni. Posizioneremo un villaggio di 800 mq che sarà la casa di tante iniziative, una su tutte, un mega raduno di appassionati e collezionisti Lego, grazie all’impegno del Surfer Joe».

A chi dice che con tutti i problemi che ci sono in città spendere così soldi pubblici (e solo per questa serata sono circa 70mila euro) è inopportuno cosa risponde?

«Gli investimenti che sono stati fatti, in promozione turistica ed eventi, hanno generato economia. Solamente di tassa di soggiorno siamo passati dai 400mila euro del 2019 al milione del 2023. Nel giro di due anni il turismo sarà interamente finanziato dal turista stesso. Livorno ad oggi è una realtà virtuosa, che è attenzionata dalle amministrazioni toscane, di ogni colore politico, come modello di riferimento per il rilancio turistico sostenibile».

Nel 2023 la Fondazione Lem ha raggiunto l’obiettivo di diventare Dmo di ambito. Cosa vuol dire? Ci fa l’esempio di pacchetti turistici che a primavera promuoverete per la città, Collesalvetti e Capraia?

«Sono innamorato della pesca turismo, che consiste nel fare una battuta di pesca cucinando a fine giornata il proprio pescato, tutto a bordo di un peschereccio. Ma non ci limiteremo solo al pacchetto turistico, che è un semplice agglomerato di servizi, ma lavoreremo alla costruzione del prodotto turistico Livorno (attrattive, beni e servizi). È qua che ci siamo stupiti. Pensavamo di trovare un territorio scarno, senza proposte concrete, ed invece abbiamo trovato un tessuto imprenditoriale che lavorava con grande qualità ma che aveva difficoltà ad emergere. Con l’assessore Garufo abbiamo costruito l’impalcatura istituzionale e la rete di destinazione, ciò che mancava in città, frutto del percorso partecipativo con Josep Ejarque».

Oggi in tempi di social e vetrine virtuali avete in mente di farne una aggiornata sul turismo del territorio?

«I primi di febbraio presenteremo finalmente il primo portale turistico di ambito del nostro territorio. Costruiremo e attiveremo tutti i social legati alle destinazioni dei tre comuni ed infine stiamo pensando di fare una campagna pubblicitaria su una tv nazionale, sfruttando la tecnologia dell’addressableTv, una modalità che permette alle smart TV di ricevere messaggi profilati su target di pubblico predefiniti (sesso ed età) e su una determinata localizzazione geografica».

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