Viaggi, voli, traghetti e spiagge: la stangata di luglio sulle vacanze. Di quanto sono aumentati i prezzi
Secondo i dati Istat, dai trasporti alle strutture ricettive, i rincari sono stati consistenti su tutte le principali voci legate alla stagione estiva con un conseguente impatto sul turismo. Aumenti anche per la spesa alimentare
Si conferma la stangata sulle vacanze estive degli italiani, viaggi e turismo segnano fortissimi rincari rispetto allo scorso anno. Lo comunica il Codacons, che ha rielaborato i dati definitivi dell'Istat sui prezzi al dettaglio. A luglio l'inflazione rimane stabile e registra un aumento medio del +1,7% su anno che, in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a 559 euro annui per la famiglia ''tipo'', 761 euro per un nucleo con due figli.
La stangata sulle vacanze
A registrare i rincari più alti, tuttavia, sono proprio tutte le voci legate alle vacanze estive e al turismo: a luglio i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, crescono del +35,9% su anno, i voli europei del +5,5%, le tariffe dei traghetti del +10,9%, quelle delle auto a noleggio del +9,9%, i listini dei pacchetti vacanza nazionali del +10,3%, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +6%, stabilimenti balneari e piscine del +3,4%, musei e monumenti storici +4%. In un solo mese le tariffe di villaggi vacanza e campeggi si impennano del +15,7%. La crisi geopolitica in atto e il crollo della domanda di voli verso gli Stati Uniti hanno fatto invece scendere i prezzi dei biglietti aerei intercontinentali: -6,3% su base annua. «L'estate 2025 sarà particolarmente salata per gli italiani, e dall'Istat arriva oggi la conferma dei fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico. Rincari che portano una fetta crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze estive, con circa un italiano su 2 (il 49%) che quest'anno non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre», ha detto il presidente del Codacons Carlo Rienzi.
I rincari nel carrello della spesa
Ma la stangata non riguarda solo il settore turistico. Gli italiani infatti, spendono di più anche per l’acquisto di cibo e bevande che, a parità di consumi, vale 6,4 miliardi di euro annui in termini di maggiore spesa. Lo denuncia Assoutenti citando i dati odierni sull'inflazione diffusi dall'Istat. «A luglio i listini di prodotti alimentari e bevande analcoliche crescono del +3,9% su anno, con punte del +5,1% per gli alimentari non lavorati», ha detto Gabriele Melluso presidente di Assoutenti.«In termini di spesa, ciò equivale a un aggravio da 356 euro annui per una famiglia con due figli, mentre se si considera la generalità dei consumatori, la stangata alimentare complessiva raggiunge in Italia i 6,4 miliardi di euro su base annua. Tutti i prodotti alimentari di più largo consumo stanno registrando sensibili rincari: basti pensare che i prezzi della frutta fresca salgono a luglio del +8,8% su anno, pomodori +12,3%, latticini +7%, burro +16,9%, uova +7,2%, cioccolato +13,2%, caffè +23,4%», ha proseguito il presidente di Assoutenti. «Una situazione che preoccupa perché si tratta di beni primari di cui i cittadini non possono fare a meno, i cui aumenti incidono sulla capacità di spesa delle famiglie erodendo i redditi e cambiando profondamente le abitudini alimentari degli italiani. Un trend che si sta aggravando di mese in mese, e che dovrà portare il governo a studiare misure ad hoc dopo l'estate, quando le famiglie saranno costrette ad affrontare i costi legati al rientro dalle vacanze, a partire da quelli per la scuola», ha concluso Gabriele Melluso.