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Cala Piccola in mano agli svedesi, i ricordi dello storico titolare: «Così all’Argentario nacque una splendida scommessa»

di Ivana Agostini

	Nelle foto di Enzo Russo un esterno del Boutique Hotel Cala Piccola e Massimo Sandrelli
Nelle foto di Enzo Russo un esterno del Boutique Hotel Cala Piccola e Massimo Sandrelli

Sandrelli e la rinascita dell'hotel adesso venduto al gruppo Erqole: «Grazie a tante persone preparate abbiamo fatto grandi cose»

28 marzo 2024
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MONTE ARGENTARIO. «Sua maestà la regina d’Olanda vorrebbe mangiare un gelato sul prato». Il prato è quello del Boutique hotel di Cala Piccola e i ricordi sono quelli di Massimo Sandrelli, fino a due giorni fa presidente della società omonima che era proprietaria di una delle strutture più note della Costa d’Argento. Da due giorni l’hotel è passato nelle mani di Conni Jonsson.

La scommessa, la regina d’Olanda e i ricordi

L’affare è stato siglato e ora per Sandrelli è il momento dei ricordi: 30 anni passati qui fra momenti belli e meno belli, dal momento in cui arrivò all’Argentario passando per la rinascita di Cala Piccola fino alla sua vendita. Qui è passata anche la regina d’Olanda. «Quando venni qui 30 anni fa – racconta al Tirreno – fu amore a prima vista. Un colpo di fulmine. Mi proposero questa sfida ma io non sapevo nulla di alberghi. Per me fu una scommessa che adesso posso dire di aver vinto anche se non è stato facile». All’Argentario, Sandrelli era “lo straniero”. Veniva va fuori e impiegò del tempo per farsi accettare. «Cala Piccola è stata una scoperta continua – dice Sandrelli – tante cose sono state cambiate. Abbiamo cercato di valorizzare la struttura rendendola quella che è adesso». L’hotel prende il nome dalla torre saracena costruita dai pisani nel XVI secolo. È proprio da questa torre d’avvistamento che iniziò il sogno dell’imprenditore Carlo Bertuzzi e della sua compagna Nina Benini. Quando la struttura passò alla società Cala Piccola di cui Sandrelli era presidente, quest’ultimo chiese a Nina di tornare a vedere i lavori che erano stati fatti: «Chiesi a Nina di venire a Cala Piccola e lei mi disse che non ci sarebbe più tornata. Era anziana. La convinsi. Quando arrivò mi prese il braccio e mi disse “non sono le gambe, è l’emozione”». Gli esordi difficili, i momenti emozionanti.

I successi

«Con tante persone molto preparate abbiamo fatto grandi cose – continua – abbiamo cercato anche con Stefania Marconi, direttrice della struttura, di capire sempre le esigenze dei clienti, come potevamo aiutarli e renderli soddisfatti. È sempre stato questo il nostro obiettivo». Adesso Cala Piccola è passata di mano. «Abbiamo accettato la proposta di Jonsson perché ci ha rassicurato sul futuro della struttura che non cambierà la sua natura e questo ci ha fatto decidere per la cessione». Sandrelli ha tre grandi amori, l’Argentario dove si era anche candidato a sindaco, il Kenia e Firenze. Adesso l’Argentario sembra un capitolo chiuso anche se resterà sempre nel suo cuore. Ora per l’hotel si apre un nuovo capitolo che parlerà svedese. «Con l’investimento nel Boutique hotel Torre di Cala Piccola, Erqole intende ampliare l’offerta di location diverse ma complementari, – spiegano i neo proprietari – puntando sui più elevati standard di hospitality per un’esperienza unica e di qualità degli ospiti, con l’obiettivo di proporre nuove occasioni per raggiungere l’Argentario e consolidare il progetto di rilancio del territorio di lungo periodo, in linea con la visione della famiglia Jonsson».

Il futuro 

«Con questa acquisizione, diamo la possibilità ai nostri ospiti di immergersi in una destinazione inc antevole, tra mare e natura, nell’autenticità dell’Argentario. Stiamo investendo con convinzione in questo progetto di lungo periodo, per restituire al territorio il valore che merita, puntando su un’offerta di hospitality di altissimo livello ma allo stesso tempo sostenibile, soprattutto dal punto di vista sociale, una filosofia che esprimiamo prima di tutto nei confronti dei nostri collaboratori che rendono le strutture che gestiamo straordinarie e indimenticabili – commenta Anton Jonsson, direttore creativo di Erqole e di Qarlbo, oltre che membro del cda di Qarlbo – Per portare avanti tutti i nostri progetti che, oltre alla gestione delle strutture già operative includono anche il restyling de La Capitana e la riconversione dell’ex Cirio, in attesa delle ultime approvazioni, abbiamo di recente nominato nuovo amministratore delegato di Erqole, Stefano Cuoco, professionista con una esperienza ventennale nel settore dell’ospitalità di lusso, che supporterà Flavio Bucciarelli, divenuto presidente oltre che amministratore delegato Hospitality di Qarlbo».

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