Cani aggressivi, come riconoscerli e prevenirne i comportamenti a rischio
Il veterinario Maurizio Lorenzini spiega perché alcuni cani possono essere più aggressivi di altri e quanto sia importante l’educazione nei primi mesi di vita
Quali sono i cani mordaci? Come riconoscerli? Ma poi, esistono davvero razze più aggressive e altre più docili? Domande che ci poniamo quando vogliamo portare in famiglia un cane oppure quando leggiamo sulla cronaca di cani che hanno aggredito addirittura i loro proprietari. Per capire quando può scatenarsi l’aggressività nel cane lo abbiamo chiesto a un esperto nel comportamento degli animali: il veterinario. Ed è quello che abbiamo fatto rivolgendo le domande al vicepresidente dell’Ordine dei medici veterinari di Livorno, il dottor Maurizio Lorenzini alla guida dell’ambulatorio veterinario “Il Tirreno” di via Campana a Livorno.
Ci sono cani che si possono definire mordaci e pericolosi?
«Esistono cani più pericolosi, ma è necessaria una premessa. Come accade per le persone a volte un animale, magari instabile emotivamente, può mostrare un rapido cambiamento del comportamento. Quando accadono certi fatti bisogna conoscere il cane e il suo proprietario. È un argomento serio e difficile, secondo la mia esperienza: i cani che hanno manifestazioni di aggressività verso il proprietario o persone della famiglia o estranei, di solito possono avere caratteristiche che in alcune situazioni possono non essere equilibrate. Per me non tutti i cani sono uguali».
Si spieghi.
«Ci sono cani che possono essere più aggressivi di altri e questo deve essere tenuto presente. Ad esempio un cane come il pastone maremmano, di cui non si parla per certi eventi, è una razza selezionata per difendere il territorio e il gregge e può manifestare una certa aggressività».
Quanto dura il periodo di socializzazione di un cucciolo?
«Il periodo di socializzazione di un cucciolo si conclude a quattro mesi. Un cane che fino a quel periodo non ha avuto contatto con l’esterno dove ci sono bambini, anziani o persone che usano presidi sanitari per muoversi, nel caso entri in contatto con queste situazioni, il cane può sentirsi in pericolo».
Le aggressività sono tutte uguali nei cani?
«Non tutte le aggressività sono uguali: per il pastore maremmano, ad esempio, ci può essere la paura di chi invade il proprio territorio: il cane è addestrato a controllare il gregge e il suo spazio e quindi se qualcuno per motivi diversi, entra in quello spazio che il cane sente proprio, ci possono essere manifestazioni di attacco. Ci può essere anche un attacco da possesso: ad esempio, il cane ha un proprio gioco e il bambino se ne impossessa, il cane attacca. Oppure ci può essere quello da paura: il cane non conosce una persona con una certa disabilità che utilizza presidi per muoversi, questo può provocare nell’animale la paura che genera una possibile aggressività. Il proprietario deve capire che per l’animale l’istinto è molto più forte, ma non tutti i cani sono uguali ci sono quelli più equilibrati e quelli meno equilibrati».
I bambini possono stare da soli anche se il cane è conosciuto?
«No, i bambini fino almeno a sei anni di età, devono stare con il cane accompagnati. Ci deve essere qualcuno che vigila su come si comporta il cane perché il bambino non può interpretare nel modo giusto i segnali del cane. È importante conoscere il proprio cane. Ci sono delle regole da rispettare, ad esempio quando si incontra un amico con un cane, bisogna chiedere al proprietario il permesso di toccare l’animale e se il proprietario conosce il proprio cane darà la risposta corretta. In ogni caso se si vuole prendere un cane è bene sempre consultare prima il veterinario».