Il Tirreno

La manifestazione

Palio di Siena al via, fra le quattro nemiche sogna “Tittia”: cavalli al canape. Tutto quello che c’è da sapere

di Marco Sabia
I fantini al canape in piazza del Campo prima della partenza del Palio di Siena
I fantini al canape in piazza del Campo prima della partenza del Palio di Siena

La Chiocciola per spezzare l’incantesimo, Atzeni per l’undicesima vittoria: dove vederlo e gli orari

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SIENA. È il momento di celebrare quel rito, anzi quella che i senesi chiamano gelosamente e orgogliosamente “festa” e che li accompagna da secoli: il Palio, quella che solo in fondo in fondo è una corsa di cavalli ma che nel mezzo trattiene emozioni, gioie e dolori di 17 popoli, le contrade di Siena. Dieci quelle che si contenderanno domani sera il drappellone dipinto da Riccardo Manganelli e dedicato alla Madonna di Provenzano e al quinto centenario dell’Accademia degli Intronati di Siena: le rivali Lupa e Istrice, le altre rivali Chiocciola e Tartuca e poi Pantera, Drago, Oca, Valdimontone, Selva e Bruco.

Molto dipenderà dalla disposizione al canape delle dieci accoppiate e se le due coppie di nemiche si daranno più o meno fastidio; sicuramente sia Chiocciola che Tartuca hanno i cavalli per sognare – gli unici due che hanno già vinto – senza dimenticare che la Chiocciola vuole spezzare un incantesimo che dura dal 1999, ultima vittoria. Anche Lupa e Istrice promettono di non giocare un ruolo di secondo piano, visto che l’ultimo drappellone vinto è finito nella sede della Lupa quando l’Istrice era fra le grandi favorite. Non si possono, però, fare i conti senza l’oste.

Che qui ha più i tratti del “dittatore” di piazza del Campo: Giovanni Atzeni, il fantino che unisce la propensione sarda a montare a pelo alla riflessività tedesca; quest’anno ha festeggiato i 40 anni con 10 vittorie già all’attivo ma non vuole fermarsi. Occhio anche a Carlo Sanna, tre affermazioni e una carriera in ascesa, soprattutto fra i colonnini di piazza del Campo. E poi il senese Giuseppe Zedde e il pistoiese Jonatan Bartoletti, che hanno una voglia matta di alzare di nuovo il nerbo in segno di vittoria. Non c’è, invece, causa squalifica Dino Pes detto “Velluto”, vincitore della carriera del 16 agosto 2024 con la Lupa.

Ecco le dieci accoppiate che si daranno battaglia domani sera, 2 luglio dopo le 19,30 sul tufo: Jonatan Bartoletti detto “Scompiglio” su Viso D’Angelo nel Bruco; Francesco Caria detto “Tremendo” su Arestetulesu nella Pantera; Enrico Bruschelli detto “Bellocchio” su Dorotea Dimmonia nell’Istrice; Antonio Mula detto “Shardana” su Ares Elce nella Lupa; Michel Putzu su Diosu de Campeda nel Drago; Giovanni Atzeni detto “Tittia” su Diodoro nell’Oca; Giosuè Carboni detto “Carburo” su Tale e Quale nella Chiocciola; Carlo Sanna detto “Brigante” su Zio Frac nella Tartuca; Giuseppe Zedde detto “Gingillo” su Comancio nel Valdimontone e Andrea Sanna detto “Virgola” su Zenis nella Selva.

Da registrare il debutto di Putzu e il ritorno di Caria dopo sei anni, mentre la Chiocciola è l’unica contrada fra le dieci al canapo a non aver ancora vinto nel nuovo millennio. A gestire i “dieci assassini” (come vengono chiamati nel gergo senese) sarà il mossiere di Castiglion Fiorentino Renato Bircolotti, il quale ormai ha completato la scalata verso il posto più ambito (ma anche più temuto) per chi fa il suo mestiere: quello sul verrocchino senese, laddove si regola il termometro emotivo di migliaia di persone che attendono di scoprire come verranno disposte le contrade e come queste riusciranno a partire.

Prima che le dieci accoppiate escano dall’entrone (e cioè dal cortile) di palazzo comunale la città piano piano completerà l’iter che porta alla corsa e che si conclude con la sbandierata finale che anticipa di pochi istanti proprio lo scoppio del mortaretto e l’uscita delle contrade sul tufo. Chi non potrà essere in piazza – nella conchiglia centrale o sui palchi – potrà comunque vedere il Palio in diretta e in streaming su La7

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