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Versilia, l’altra “tassa” del maltempo: la spiaggia è invasa dal lavarone (e da troppa plastica)

di Luca Basile

	Il lavarone a Marina di Pietrasanta
Il lavarone a Marina di Pietrasanta

I balneari: «Problemi soprattutto a Fiumetto». Annunciate nuove mareggiate: il punto con il Consorzio Mare Versilia

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PIETRASANTA. “Sboccia” settembre e la spiaggia, quella di Fiumetto, si ritrova invasa dal lavarone. Un quantitativo importante, probabilmente alcune tonnellate, caratterizzato, però, oltre che dal materiale organico, come alghe e legni di vario genere e dimensione, anche da rifiuti di diversa tipologia. Soprattutto oggetti in plastica.

«Il maltempo degli ultimi giorni ha riversato sul nostro arenile purtroppo non solo lavarone: fortunatamente non tutta la spiaggia di Marina di Pietrasanta, a differenza di quanto successo più volte in passato, è stata coinvolta dalla presenza del materiale in questione» fa sapere il presidente del Consorzio Mare Versilia Francesco Verona che aggiunge.

«I problemi maggiori sono segnalati a Fiumetto, nel tratto che va dalla foce del fosso fino al confine con Forte dei Marmi. Per quanto riguarda le altre località, mi riferisco a Tonfano e Focette, sono presenti alcuni cumuli, ma parliamo di quantitativi minimi e comunque gestibili senza difficoltà».

Lavarone, misto come da premessa con qualche rifiuto di troppo, che non sarà rimosso immediatamente dall’arenile. «Restiamo in attesa dell’evoluzione del meteo: si preannunciano mareggiate già nelle prossime ore – spiega Verona – e quindi intervenire con i lavori di pulitura e rimozione potrebbe anche essere inutile.

Per altro servono anche dei mezzi per eseguire questi servizi, mezzi che non possiamo avere già domani (oggi per chi legge, ndr) a disposizione. Di sicuro la situazione è sotto attento monitoraggio. Se si prospettano problemi per la balneazione? Sono stati fatti, per quanto mi risulta, i campionamenti, ma non ho notizia di criticità».

Nel frattempo i bagnini degli stabilimenti interessati, già nella prima mattinata di ieri, lunedì 1 settembre, erano al lavoro per “sistemare” in qualche modo la battigia complice la presenza di un numero comunque importante di clienti.

Come al Twiga che ha visto una squadra di addetti alla sorveglianza, con in dote gli attrezzi del mestiere, impegnati nel ripulire il fronte spiaggia e di ripristinare un minimo di “accessibilità” decente al mare.

«Il mese di settembre, se il meteo ci darà una mano, dovrebbe rivelarsi interessante alla voce presenze – sottolinea Verona – stiamo infatti registrando un numero crescente di prenotazioni in particolare da parte di famiglie straniere. Un fatto è certo: gli stabilimenti, come minimo, resteranno aperti tutti fino a metà mese di settembre a pieno organico, garantendo la sorveglianza in mare così come previsto dalle ordinanze».

Sorveglianza che è prevista, per legge, tutti i giorni fino al 21 settembre.

Tornando al materiale spiaggiato, quello che purtroppo emerge fra i cumuli è, come detto, la presenza di oggetti di vario genere, leggi sacchetti in plastica, bottiglie, indumenti, scarpe, resti di materiale edile e molto altro. «Con la piena il fiume porta in mare di tutto e questi sono i risultati – commenta amaro un bagnino – : la responsabilità è solo dell’essere umano, inutile prendersela con il maltempo». 

 

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