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Feste (e non solo) in spiaggia a Forte dei Marmi, Mallegni attacca i balneari: «Pensano di poter fare ogni cosa»

di Luca Basile

	Una festa in spiaggia al Maitò Beach di Forte dei Marmi e Massimo Mallegni in un fermo immagine dal video postato sui social
Una festa in spiaggia al Maitò Beach di Forte dei Marmi e Massimo Mallegni in un fermo immagine dal video postato sui social

Versilia, fa discutere la scelta di alcuni bagni di fare anche spettacolo con i party sul mare. L’ex sindaco e senatore: sono già nel mirino, tornino al solo servizio "di base". Francesco Verona applaude l'intervento e spiega perché

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FORTE DEI MARMI. «A questo punto mi chiedo se ho fatto bene o se ho fatto male a sostenere i balneari perché certi atteggiamenti autolesionistici sono incomprensibili». Parole, obiettivamente d’impatto e destinate a fare discutere quelle del 3 volte sindaco ed ex senatore Massimo Mallegni che in un video social, condiviso nella giornata di ieri, mette nel mirino quei concessionari che, in estrema sintesi, non si accontentano mai e che ritengono di «potere fare qualsiasi cosa. Non solo stabilimento balneare e ristorante, ma fanno anche spettacolo, noleggio, boutique, gallerie d’arte. Ma si rendono conto che in un momento così complicato, comportandosi in questo modo danneggiano la loro stessa categoria?» chiede Mallegni, oggi, come noto, militante di Fratelli d’Italia dopo decenni fra i principali referenti di Forza Italia.

Mallegni non fa nomi o riferimenti precisi, ma viene spontaneo pensare, in scia alla sua presa di posizione, alle recenti controversie fortemarmine legate alle decisioni del sindaco Bruno Murzi e ancora alle proposte, sempre su spiaggia portate avanti, ad esempio, da Maitò e Alpemare. «Da tanti anni – prosegue Mallegni – difendo gli interessi di 30mila imprese balneari, pur sapendo che l’85% dell’opinione pubblica è avversa alla categoria: Il motivo? Perché, a parere di queste persone la stessa categoria «lavora 3 mesi l’anno e paga canoni irrisori. I concessionari sono infatti considerati usurpatori di un bene pubblico nonché aumentatori seriali di tariffe e impediscono l’accesso alla spiaggia». «Ma quei balneari – prosegue – che si scagliano oggi contro le amministrazioni pubbliche che invece non fanno altro che applicare le regole, si rendono conto, come da premessa, del momento complicato che sta attraversando la categoria? E la stessa categoria dei balneari non si pone il problema di prendere le distanze da queste follie?».

Punti di domanda, quelli di Massimo Mallegni, che giriamo al presidente del Consorzio Mare Versilia, di Marina di Pietrasanta, Francesco Verona. «A mio avviso Mallegni ha ragione. È arrivato il momento di ridimensionare determinate attività su spiaggia. Ovviamente faccio un discorso in generale: le cene vanno bene, le feste, che per altro a Pietrasanta non vedono imporre limiti da parte del Comune, vanno bene, il ristorante va bene, ma fermiamoci qui, Gli spettacoli, le boutique, la pubblicità su spiaggia, tutto questo mi sembra esagerato: insomma, a mio avviso dobbiamo fare attenzione e giustamente Mallegni lo ha evidenziato. La questione alla fine, è semplice: non dobbiamo snaturare un’attività storica, come quella portata avanti nel tempo da noi balneari».


 

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