L’incidente
Lido di Camaiore, malore in mare mentre fa il bagno con i nipotini: muore in ospedale. Chi è la vittima
Comunità sotto choc, il sindaco: «Una persona squisita, di grande conoscenza e curiosità, che per tanti anni ha lasciato il segno nel nostro Comune»
LIDO DI CAMAIORE. È caduto in acqua, a pochi metri dai due nipotini e dal genero con cui era andato a fare il bagno. Probabilmente un malore che non gli ha lasciato scampo. È morto così nella mattinata di oggi, 19 luglio, Sergio Cinquini, 77 anni, molto conosciuto a Viareggio ma soprattutto a Camaiore dove da tempo ormai viveva (nella frazione di Lido) e dove, dopo anni passati a svolgere l’incarico di dirigente, era arrivato a ricoprire il ruolo di vicesegretario comunale prima di ottenere la pensione.
A niente sono serviti i soccorsi: dal tempestivo intervento dei bagnini che hanno a lungo tentato le manovre rianimatorie fino all’arrivo dei medici, dell’infermiere e dei soccorritori della Croce Verde di Lido. Che dopo averlo condotto sull’ambulanza e aver tentato a loro volta di rianimarlo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La tragedia è avvenuta poco prima delle 11.
La ricostruzione
Cinquini – sposato e con una figlia – si trovava a fare il bagno con il genero e i due nipotini poco distante dalla battigia, di fronte al bagno Gioia che ogni estate frequentava. «Era un nostro cliente affezionato – lo ricorda Giovanna Ferretti, una delle socie proprietarie – ci conoscevamo fin dai tempi del liceo: entrambi abbiamo frequentato lo scientifico a Viareggio e poi la facoltà di scienze politiche a Pisa».
A un tratto il 77enne si è allontanato di pochi metri e, d’improvviso, è crollato in acqua proprio sotto gli occhi dei nipotini. Il bagnino del bagno Gioia si è subito accorto di quanto stesse accadendo e insieme al collega del bagno Grazia si sono precipitati a soccorrerlo recuperandolo con il patino e iniziando a svolgere le manovre di rianimazione. «Hanno anche applicato il Dae (il defibrillatore semiautomatico esterno in dotazione agli stabilimenti balneari, nda) ma l’apparecchio – conferma la titolare del bagno Gioia – non ha mai scaricato». Segno che non veniva riconosciuto dalla macchina alcun battito cardiaco.
I soccorsi
Immediate le chiamate al 112 («abbiamo chiamato in sei – racconta Ferretti – ma ci hanno messo in attesa prima di passarci il 118 e già lì si è accumulato un po’ di ritardo nei soccorsi») che ha a sua volta inviato l’automedica, l’ambulanza infermieristica e l’ambulanza della Croce Verde di Lido di Camaiore. Ma i mezzi di soccorso – secondo quanto riportano gli stessi soccorritori – non hanno trovato la strada libera per raggiungere la spiaggia: lo scivolo per la passeggiata di Lido era infatti occupato da scooter e motorini in sosta, tanto da costringere l’ambulanza a compiere un giro più lungo di alcune decine di metri per raggiungere lo stabilimento balneare. Una corsa per tentare di salvare il 77enne che si è complicata all’arrivo del personale sanitari in spiaggia, dove la concitazione per quanto stava accadendo ha generato anche alcuni sprazzi di tensione.
Sul posto sono arrivati così anche i carabinieri e i militari della capitaneria di porto. Per Cinquini, però, non c’è stato niente da fare: una volta portato sull’ambulanza è stata accertata la morte. «Una persona squisita, di grande conoscenza e curiosità, che per tanti anni ha lasciato il segno nel nostro Comune» commenta il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci, ricordando il suo passato da dirigente culminato con la tanto attesa pensione. Una volta ottenuta la quale, tra l’altro, Cinquini era tornato a dedicarsi agli studi riuscendo a ottenere una seconda laurea in giurisprudenza.