Capodanno, in Versilia cenone da tutto esaurito: «Ma solo nei locali “storici”»
Molti ristoranti faranno il pienone, ma «la crisi si sente». Al ristorante Romano a Viareggio menù fisso da 200 euro a persona. Tutto esaurito al Basilico Fresco di Torre del Lago
VIAREGGIO. Si contano le ore per la notte di San Silvestro e anche quest’anno, a Viareggio, saranno in molti ad aspettare la mezzanotte nella sala di un ristorante. Che si tratti di coppie in cerca di un’atmosfera romantica, famiglie o grandi tavolate di amici, poco cambia: molti ristoranti della città saranno al completo per l’ultima cena dell’anno, una serata che si conferma speciale anche in un momento di generale difficoltà del settore della ristorazione.
«Posso dire, con felicità, che per Capodanno siamo al completo già da qualche giorno – dichiara Roberto Franceschini, titolare dello storico ristorante di via Mazzini Da Romano – si conferma una serata che ancora “tira” e che fa venire voglia alle persone di trascorrerla seduti a tavola, in compagnia di amici e affetti, tra ottimo cibo e musica». Tra i migliori ristoranti della città (una stella Michelin), “Romano” propone un menù fisso da 200 euro a persona (bevande escluse) che parte dal pesce per finire con la carne, dalle seppie gratinate e lo spaghetto all’aragosta fino al brodo di cappone e l’immancabile cotechino con lenticchie. «Una serata che rimane sicuramente speciale – continua Franceschini – ma che purtroppo non fa da traino per i giorni prima e dopo». Sarà una serata speciale anche al locale di punta della marina di Torre del Lago, il Basilico Fresco di Giacomo Pezzini, dove «abbiamo chiuso le prenotazioni per Capodanno da oltre un mese fortunatamente – conferma il titolare – avendo una solida base di clienti affezionati che aspetterà con noi la mezzanotte. Ospiteremo circa 140 persone – spiega – che ceneranno con il nostro menù fisso tutto a base di pesce, in cui non mancherà la celebre catalana. Il tutto con il sempre apprezzato sottofondo musicale».
Altro iconico ristorante viareggino che già da giorni è al completo è Il Porto in via Coppino, la cui rinomata terrazza con vista – insieme al menù fisso da 160 euro a persona con riso agli scampi, aragostella e tonno rosso – ha fatto gola a molti per la notte di San Silvestro. Secondo il titolare Bruno Berti, tuttavia, «anche in una sera come questa si notano tutte le difficoltà che il nostro settore sta affrontando – dichiara – per Capodanno siamo riusciti a riempire il locale, anche grazie a una base di clienti fissi a noi affezionati e alla serata certamente particolare, ma la situazione la si capisce da quanti “no” un ristorante deve dire: se in anni passati si arrivava anche a centinaia, quest’anno magari siamo su una decina». Analisi simile anche per i giorni immediatamente successivi al Capodanno, «quando magari veniva a mangiare chi non era riuscito a trovare posto per la sera del 31 – spiega Berti – mentre ad oggi non ci sono prenotazioni per il 2 e per il 3. Una situazione che, devo dire, un po’ la nostra categoria si merita, visti i troppi aumenti spesso ingiustificati che stonano con una clientela che, invece, è sempre più attenta e misurata nelle scelte».
Se San Silvestro riempirà le sale di diversi ristoranti, «non sarà così per tutti - dice Maurizio Baccili di Confesercenti – va certamente fatta una distinzione fra i locali più storici, magari basati su una solida conduzione familiare, e quelli invece di più recente apertura. Per i primi la sera di Capodanno potrà quasi certamente essere da tutto esaurito, visto il nome affermato e un bacino di clienti affezionati. Per i secondi, invece – spiega – il quadro non è necessariamente così roseo». Dimostrazione ne sarebbe, secondo Baccili, «la scelta, fatta da un numero sempre più ampio di ristoratori, di presentare un menù alla carta anche in occasioni come il cenone di Capodanno nel tentativo di intercettare una più ampia fetta di persone». La media per un menù fisso a Capodanno infatti «è ormai intorno ai 100 euro a persona escluse le bevande – conclude – e difficilmente potrà essere sostenibile per una famiglia di quattro persone, per fare un esempio».
