**Stupro Caivano: deputato M5S ex assessore, 'Meloni non va contestata, io lì per ringraziarla'**

30 agosto 2023
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Roma, 30 ago. (Adnkronos) - Le minacce di morte rivolte sui social alla premier Giorgia Meloni alla vigilia della sua visita a Caivano fanno salire l'allerta a Palazzo Chigi in vista di una trasferta delicata in un territorio difficile, salito ancora una volta alla ribalta delle cronache, questa volta per una storia di abusi su due cuginette di 10 e 12 anni. E domani nella cittadina campana si temono contestazioni da parte dei percettori del reddito di cittadinanza dopo il freno imposto dal governo alla misura 'bandiera' del Movimento 5 Stelle. "Ma non è il momento della protesta. Meloni a Caivano non va contestata, anzi. Io sarò lì per ringraziarla personalmente", dice all'Adnkronos il deputato M5S Pasqualino Penza, agente scelto della Polizia di Stato, che proprio a Caivano è stato assessore all'ambiente fino al 2021 e che conosce molto bene la realtà del comune situato a nord di Napoli. Penza ha preso parte alla manifestazione organizzata martedì da padre Maurizio Patriciello contro la violenza sui minori e domani proverà a incontrare la presidente del Consiglio per consegnarle una lettera nella quale, spiega, "innanzitutto intendo esprimere la mia gratitudine per la sua presenza, che considero un segnale importante per la città di Caivano e per tutto il territorio". Penza ha mantenuto un legame molto stretto con il comune nel quale è cresciuto: "Ho ricevuto la prima comunione proprio da don Patriciello. E il mio primo intervento a Montecitorio come deputato - racconta il pentastellato - riguardava il Parco Verde di Caivano". Con la sua visita, la premier Meloni "perde il suo colore politico e diventa una 'figura' di tutti", prosegue Penza, che almeno per un giorno non vuol sentire parlare di contestazioni all'inquilina di Palazzo Chigi, le cui politiche sono state finora avversate da Giuseppe Conte e dalla sua truppa parlamentare: "Ma il M5S non fa opposizione alle persone, bensì alle idee. Quando le idee sono buone, il M5S le appoggia come ha sempre fatto. Noi contestiamo le scelte oscene. Meloni a Caivano non va contestata, perché il tema di domani non è il reddito di cittadinanza. Il tema domani è Caivano e la legalità. Chi domani fa altro, lo fa in autonomia". Nella missiva che Penza intende consegnare alla premier "avanzo alcune proposte per Caivano: più assunzioni nella polizia locale, che attualmente è sotto organico. E poi pongo la questione del Parco Verde, la cui struttura labirintica lo rende un habitat ideale per la criminalità, che recluta nuove leve da quell'ambiente". La soluzione, secondo l'ex assessore all'ambiente di Caivano, "è abbattere il Parco e ricostruirlo in maniera ecosostenibile. Non più agglomerati di palazzine, ma edifici distanziati. E inoltre proponiamo di istituire un Commissario alla pubblica sicurezza, da affiancare alla locale caserma dei Carabinieri. Lo avevamo già chiesto al comune di Caivano, che ha una struttura nuova pronta all'uso". Intanto in rete fioccano le minacce alla premier. "Speriamo riman mort a Caivano", "lo spero pur io", "adda murì", "sicura che tornerai a casa?", sono alcuni dei commenti al vetriolo postati sulla pagina Instagram di Meloni. L'inquilina di Palazzo Chigi aveva annunciato la decisione di recarsi a Caivano nel corso del Consiglio dei ministri di lunedì scorso. "Rispetto a quanto accaduto, e alle denunce civili provenienti da Caivano, l'obiettivo del governo è al tempo stesso di 'bonificare' l'area, garantendo che per la criminalità non esistono zone franche", aveva affermato la premier nel corso del Cdm, raccogliendo l'invito formulato da don Patriciello a recarsi sul luogo "non però per una semplice visita o, peggio, per una passerella, bensì - aveva sottolineato - per offrire sicurezza alla popolazione, e per offrire ai giovani la possibilità di praticare sport, anche di livello".
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