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Da Avellino a Livorno

Pippo, i cane di quartiere della città campana è stato curato in Toscana dopo un incidente

di Paola Silvi
Pippo dopo l’operazione
Pippo dopo l’operazione

Investito, è stato soccorso dai cittadini che hanno anche raccolto fondi. Sui social media messaggi d’affetto in attesa che torni per le strade

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Ad Avellino Pippo è più di un cane. Quell'adorabile randagio, mix di pastore tedesco, conosciuto da tutti, ha vissuto per 14 anni tra i cortili delle case e nelle vie, come il “cane della città”, conquistando i cuori degli abitanti, dei commercianti e dei passanti. Dopo una vita di affetto condiviso, simbolo di quartiere e testimone quotidiano di eventi cittadini, Pippo è a Livorno, in trasferta in terra labronica, per farsi curare.

«Chiunque abbia vissuto qui – racconta Teresa Testa, una volontaria che lo sta seguendo da vicino – sa quanto Pippo sia stato un amico fedele, una presenza costante, un'anima gentile che con uno sguardo e una coda scodinzolante ha saputo toccare le corde giuste di ognuno di noi. Negli ultimi tempi però Pippo aveva bisogno di un aiuto in più. Grazie alla collaborazione tra volontari, cittadini e il supporto delle strutture veterinarie, siamo riusciti a trovargli un posto in un centro riabilitativo che lo rimettesse in forma ma che gli consentisse di restare libero, non obbligato a rimanere, al termine delle terapie, in un box».

Pippo, nel comune campano, non apparteneva a nessuno ma in realtà apparteneva a tutti. Dormiva in strada perché odiava gli spazi chiusi ma su cuscini grandi e comodi messi a disposizione dai residenti. Ogni mattina alle 8 si faceva trovare davanti alla scuola per salutare all'ingresso gli alunni e alle 13 era in posizione, davanti al cancello, per aspettarli all'uscita. Accompagnava ogni processione religiosa e chiudeva la coda dei cortei. Accoglieva con entusiasmo i commercianti che aprivano le loro serrande, passeggiando felice per le vie, giocando con qualsiasi cosa trovasse. Per lui, anche un semplice tappo di bottiglia poteva trasformarsi in un’ora di divertimento puro. In cambio, riceveva coccole, cibo e la simpatia incondizionata di una comunità che lo aveva eletto come mascotte ufficiale.

Ma a metà luglio in via Campane, sotto gli occhi increduli dei passanti, Pippo è stato investito da un'auto. L’incidente è avvenuto all’incrocio con via Circumvallazione, un punto trafficato, dove il cane di quartiere era solito muoversi con la familiarità di chi è di casa. Il colpo è stato violento. «Pippo ha riportato la rottura della tibia e del perone in una zampa posteriore e la lussazione dell'altra, problemi anche alla bocca, in particolare ai denti, alcuni dei quali si sono spezzati», riassume Teresa. Immediata la mobilitazione dei cittadini: lo hanno soccorso, hanno raccolto i fondi per le cure, lo hanno inviato a Livorno e ora tutta la città aspetta il suo ritorno. «Subito dopo l’impatto, decine di persone si sono fermate. Non per curiosare, ma per aiutare. Pippo, ferito ma cosciente, è stato circondato da mani gentili, voci amiche e sguardi pieni di paura. Poco dopo – aggiunge la volontaria – è stato ricoverato e operato. Abbiamo fatto una colletta anche per comprare un carrellino di sostegno che lo aiutasse a muoversi. Sono trascorsi due mesi. Pippo ha superato l'intervento, mangia, anche troppo perché pesa 70 chili e i veterinari che lo seguono dicono che dovrebbe dimagrire, sta procedendo tutto bene. Così non potevamo non offrirgli un'altra possibilità. Lo accompagneremo con il pensiero in questa nuova fase di recupero, con la speranza di rivederlo presto più forte e sereno».

Pippo è parte del tessuto emotivo di Avellino. Lo dicono i social, dove la notizia e gli aggiornamenti hanno fatto il giro della città in pochi minuti. Lo dicono gli abitanti di Avellino che chiedono continuamente aggiornamenti e scrivono messaggi di affetto. Nel 2023 Pippo ha ottenuto dal consiglio comunale lo status di cane di quartiere, che la legge consente di attribuire agli animali vaganti, non pericolosi e opportunamente microchippati. È stato il primo caso in città ed ora aspettano tutti il suo ritorno, di nuovo in forma, grazie al supporto della clinica livornese. «È in buone mani. Avellino fa il tifo per te, Pippo non molare», conclude Teresa. 


 

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