Pranzo di Natale? Lo chef e food influencer toscano: «Vi dico quali piatti scelgo»
Federico Fusca scommette tutto sulla materia prima e sul concetto di semplicità: «Questa è la nostra forza»
Il “Bel Paese”, è così che l’Italia è conosciuta in tutto il mondo per il suo patrimonio di bellezze naturali e artistiche. Un patrimonio fatto di storia, arte, cultura, tradizioni e una ricchezza la cui essenza sta proprio nella sua semplicità. Aspetto quest’ultimo, che ha reso la cucina italiana unica nel suo genere al punto da renderla Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità nella sua totalità, come è stato dichiarato lo scorso 10 dicembre, durante il 20° comitato intergovernativo dell’Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale tenutosi a Nuova Delhi. «Semplicità».
Il food influencer
È questa la parola chiave della cucina italiana, come è stato più volte sottolineato da Federico Fusca, noto chef e food influencer fra i più acclamati a livello internazionale. Nato a Pistoia nel 1988, ha ereditato le sue radici culinarie da una madre siciliana e un padre calabrese. Fin da giovanissimo, Fusca ha dimostrato un interesse precoce per la cucina, iniziando a lavorare nei ristoranti già a 15 anni mentre frequentava la scuola alberghiera.
Dopo un periodo di formazione in ristoranti e alberghi, a 21 anni inizia a lavorare negli hotel, presso il Tombolo Talasso Resort, 5 stelle a Marina di Castagneto. A 30 anni intraprende una carriera che lo porta nel mondo dello spettacolo e della comunicazione culinaria. Federico è oggi uno degli chef influencer più riconoscibili in Italia, grazie al suo stile comunicativo diretto e coinvolgente, affermatosi soprattutto durante il lockdown. Nel 2021 realizza il format “Il Gusto Giusto” per Mediaset Infinity insieme allo chef Simone Finetti. In tv partecipa a “È sempre mezzogiorno”, il programma di Antonella Clerici su Rai1.
La cucina toscana
Con Fusca abbiamo parlato di ciò che rende unica la nostra cucina. Una cucina che, per Fusca, non è solo cibo ma anche cultura, identità, territorio e tradizioni, sostenendo che «ogni piatto racconti una storia ed è proprio questo quello che identifica la cucina italiana». Lo chef considera quest’ultima «democratica», in quanto «nasce da ingredienti poveri che si possono trasformare in mille modi».
Una semplicità che, per il food influencer, prende vita in piatti come gli spaghetti al pomodoro o aglio, olio e peperoncino, sostenendo che «la cucina italiana, rispetto alle altre, si differenzia per la bontà dei piatti rappresentati con pochissimi ingredienti». Lo chef sottolinea come «con pochi ingredienti si possano tirar fuori dei piatti straordinari».
Fusca non ha dubbi al riguardo: «L’unicità della cucina italiana sta nell’unicità dei suoi prodotti. Il nostro cavallo di battaglia è infatti la materia prima». Per quanto concerne invece le specialità italiane, dal dolce al salato, il food influencer abbraccia i classici menzionando, per quanto riguarda il salato, la pasta al pomodoro, il ragù alla bolognese, la pizza napoletana, la parmigiana e il risotto. Sui dolci, invece, anche in questo caso, lo chef punta sui classici come il tiramisù, la crostata, la torta della nonna e ovviamente il gelato.
«Ricette semplici ma fatte bene. Ed è proprio lì che si vede se e quanto si sa cucinare». La cucina per Fusca «deve essere pop e non snob». Un concetto che si riflette anche nella sua visione per quanto riguarda la figura dello chef, evidenziando come questi «debba essere un punto di riferimento anziché una star. Una persona che lavora con sacrificio e passione, che deve assolutamente conoscere la materia prima, in quanto è responsabile anche della sua divulgazione. Uno chef deve essere uno stimolo per gli altri al fine di migliorarsi tanto nel lavoro quanto nella vita». Fusca sostiene che sono tre gli “ingredienti” per diventare un buono chef: conoscenza del prodotto, studio e soprattutto un lungo lavoro su se stessi da sviluppare nel tempo.
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