Elezioni regionali, Angelo Bonelli: «Così non si può andare avanti, basta con il duopolio Pd-M5s»
Il portavoce di Europa Verde fa appello a Schlein e Conte: «L’alleanza deve essere coesa, altrimenti significa cedere all’autolesionismo»
Nonostante su vari aspetti (come il no alla proroga del rigassificatore, il no all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola a Firenze, il no ad ulteriori basi Nato in Toscana e il sì al recupero dei princìpi fondamentali che rappresentarono l’ossatura della legge Marson) si dimostri d’accordo con l’accordo di programma tra Pd e Cinque Stelle, Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde e leader di Avs insieme a Nicola Fratoianni, tuona contro chi riduce il neonato campo extralarge del centrosinistra al duopolio Pd-M5s.
Onorevole Bonelli, prima i ritardi e i tentennamenti sul via libera alla ricandidatura ufficiale di Eugenio Giani, ora le polemiche sulla costituzione di un maxi campo largo comprendente anche i 5 Stelle. La campagna elettorale in Toscana è iniziata all’insegna del caos, anche perché Pd e Cinque Stelle sembrano ormai aver aperto un canale privilegiato rispetto alla messa a fuoco di alcuni punti programmatici. Lei che ne pensa?
«C’è un problema serio che va affrontato a livello nazionale e che rischia di indebolire l’alleanza di centrosinistra. Il punto è che la futura alleanza che dovrà battere la destra di Giorgia Meloni non può essere costruita attraverso un duopolio Pd-M5s. Mi rivolgo a Elly Schlein e anche a Conte: così non si può andare avanti. Bisogna avere la saggezza e la responsabilità di comprendere che va costruita un’alleanza coesa, ampia e rappresentativa della società. Escludere ad esempio Avs nelle scelte di governo delle realtà locali dove alle ultime elezioni europee ha raggiunto il 7% e nelle più importanti città italiane come Roma, Milano, Bologna, Napoli ha superato il 10%, sarebbe solo un atto di autolesionismo».
Azione è definitivamente fuori dalla coalizione. Calenda, proprio in un’intervista al Tirreno, ha parlato dell’accordo Pd-5 Stelle come di un’ignobile vergogna e di una lista di autentiche “cazzate”. Lei cosa risponde?
«Per quanto riguarda Calenda è impossibile interpretare chi alla mattina dice una cosa e alla sera un’altra e che oggi ha come obiettivo quello di distruggere e non costruire diventando così il migliore alleato della destra meloniana».
Chi sono oggi gli elettori di Europa Verde?
«Europa Verde è dentro il progetto di Avs, rappresentiamo una parte fondamentale di un progetto che si basa sulla giustizia sociale e climatica e in questa direzione ci occupiamo di lavoro, povertà, scuola, biodiversità, clima, energia e quindi economia e industria. Ma c’è anche la politica estera. Trovo inaccettabile il doppio standard morale e politico con cui viene affrontato il dramma palestinese, mentre a Gaza è in corso un genocidio. Sanzioni alla Russia di Putin e complicità con Netanyahu. Quello che è accaduto oggi (ieri per chi legge, ndr) a Gaza, come una settimana fa, da mesi e da 2 anni è un crimine gravissimo. Un attacco aereo israeliano ha colpito l’ospedale Nasser di Khan Younis, uccidendo 20 persone, tra cui cinque giornalisti. Colpire un ospedale è un crimine di guerra. Uccidere giornalisti che documentano questa tragedia è un atto deliberato per mettere a tacere la verità. Oggi a Gaza si cancella la vita, si distruggono gli ospedali, si bombarda la stampa. Si sterminano civili, famiglie, bambini, cronisti e operatori umanitari. E mentre tutto questo accade, il governo Meloni continua a mostrarsi pavido con il governo fascista e criminale di Netanyahu . Il governo Meloni dovrebbe sospendere immediatamente tutti gli accordi di cooperazione militare con Israele ma non lo fa. Ogni giorno di silenzio è una responsabilità politica e morale che l’Italia non può più permettersi».
Sul rigassificatore di Piombino qual è la vostra posizione? Pensate che se ne debba andare alla scadenza dei tre anni (luglio 2026)? Potrebbe anche rimanere dov’è ora? Oppure, essere spostato al largo del porto?
«Il rigassificatore di Piombino va fermato e quindi l’autorizzazione non rinnovata. Non c’è mai stata un’emergenza e l’Italia non ha bisogno del gnl di Trump che sta ricattando l’Italia e l’Ue imponendo l’acquisto di gas e armi Usa. Ricordo che oggi il gas è responsabile del caro energia che mette in ginocchio famiglie e imprese. Il governo Meloni invece di puntare sulle rinnovabili, che ridurrebbero drasticamente il costo dell’energia, vuole continuare a puntare sul gas facendo un favore a chi negli ultimi tre anni ha conseguito 70 miliardi di euro di utili dalla vendita del gas come Eni ed Enel, utili realizzati grazie al raddoppio delle bollette».
Altra questione ambientale spinosa: l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Siete tra i contrari al Masterplan presentato alla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale?
«Il futuro dei collegamenti tra le città italiane e quindi Firenze è nel potenziamento del trasporto ferroviario. Dal punto di vista trasportistico non ha alcun senso l’ampliamento dell’aeroporto, che provocherebbe danni ambientali e urbanistici. Concentriamoci invece nel difendere Firenze da quell’overtourism che la sta snaturando e le sta cambiando volto».
C’è chi vorrebbe che la futura giunta regionale bloccasse l’iter della realizzazione di una base Nato a Rovezzano ed escludesse il Parco di San Rossore-Massaciuccoli, nel Pisano, dalle aree a destinazione antropizzata militare. Anche lei è di questo avviso?
«In un momento in cui è lo stesso Trump a mettere in discussione la Nato e a chiedere più soldi da spendere nel riarmo, per quale ragione dovremmo costruire un’altra base Nato e per giunta in un’area protetta. Assolutamente no, e la futura giunta dovrà lavorare per difendere il suo patrimonio ambientale».
Rimanendo sempre sull’ambiente, ha scatenato malumori e polemiche la proposta di un recupero e di una rivalutazione della cosiddetta “legge Marson”, la 65 del 2014, per l’urbanistica e la tutela dell’ambiente. Per molti lo strumento che per anni ha ingessato lo sviluppo della Toscana, mettendola sotto un’inutile campana di vetro. Sul fronte idrogeologico, però, qualche paletto in più dovremo pur metterlo. Lei cosa suggerisce?
«È una legge orientata all'urbanistica a “consumo di suolo zero” e alla partecipazione delle comunità nella gestione del territorio. La legge Marson non ha ingessato il territorio, ma lo ha salvaguardato. Recuperare gli obiettivi di quella legge lo ritengo un fatto di civiltà anche alla luce del fatto che ci troviamo in un’epoca in cui la crisi climatica e gli eventi meteo estremi impongono una rigorosa politica di governo del territorio».
Infine, una curiosità. Sappiamo di disturbarla in ferie. Che tipo di ferie fa il portavoce nazionale di Europa Verde? Dove è andato in ferie? E perché?
«Sono stato in ferie con mia moglie e mia figlia di 8 anni. Le vedo molto poco e abbiamo deciso di fare un viaggio alla scoperta della storia e della cultura. Non essere vicino a lei come dovrei è motivo di profonda riflessione vivendo la mia famiglia in Trentino. Dove sono stato preferirei tenerlo riservato».
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