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Vaccini anti-Covid, le reazioni avverse in Toscana nel 2023 e nel 2022: i numeri del rapporto Aifa


	Nel Rapporto Aifa le reazioni avverse in Toscana al vaccino anti-Covid
Nel Rapporto Aifa le reazioni avverse in Toscana al vaccino anti-Covid

Pur non essendo tra le regioni con il più alto numero di segnalazioni (come Veneto, Puglia e Lombardia), la Toscana si conferma tra le più attive nella rilevazione

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Nel 2023, in Toscana sono state 318 le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini, una cifra che conferma un trend in netta diminuzione rispetto agli anni della pandemia. A riportarlo è il Rapporto Vaccini 2023 dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che ogni anno monitora le segnalazioni registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF).

Segnalazioni in calo, anche per i vaccini anti-Covid

Durante il 2023, le reazioni avverse segnalate in Toscana in seguito alla somministrazione di vaccini anti-Covid-19 sono state una minoranza, in linea con il forte calo delle dosi somministrate e con la fine della fase emergenziale. In tutta Italia, le segnalazioni relative a questi vaccini sono passate da oltre 21.000 nel 2022 a 1.224 nel 2023, con una riduzione del 94%. La Toscana ha contribuito in modo contenuto a questo numero, con un tasso di segnalazione pari a 87 casi ogni milione di abitanti, che scende a 68 escludendo i vaccini anti-Covid. Su una popolazione di circa 3,66 milioni di persone, la proporzione è bassa e sotto controllo.

Una segnalazione su quattro da studi attivi

Oltre la metà delle segnalazioni toscane (53,5%) è arrivata tramite il sistema spontaneo (cittadini o operatori sanitari), mentre il 27,4% proviene da progetti di farmacovigilanza attiva. Questo dimostra un sistema di sorveglianza ben strutturato, capace di raccogliere dati anche oltre l’iniziativa individuale.

Cosa significa “evento avverso”?

L’AIFA ribadisce che una segnalazione di evento avverso non equivale automaticamente a una reazione causata dal vaccino. Si tratta di un’osservazione temporale che richiede valutazioni più approfondite. In molti casi si tratta di disturbi lievi e transitori, come febbre o dolori localizzati, già previsti nei fogli illustrativi. Nel 2023, il 73,6% delle segnalazioni italiane è risultato non grave, e solo nel 2% dei casi totali si è trattato di eventi seri (come ricoveri o condizioni cliniche rilevanti).

La Toscana nel contesto nazionale

Pur non essendo tra le regioni con il più alto numero di segnalazioni (come Veneto, Puglia e Lombardia), la Toscana si conferma tra le più attive nella rilevazione, con numeri coerenti con la popolazione e l’organizzazione sanitaria regionale.

Il confronto con il 2022 è netto: il numero complessivo delle segnalazioni vaccinali in Italia è sceso da oltre 31.000 a 4.330, e la Toscana ha seguito questo andamento virtuoso, mostrando una gestione efficace della farmacovigilanza post-Covid.

Conclusioni: meno reazioni, più consapevolezza

I dati mostrano chiaramente che in Toscana i vaccini continuano a essere somministrati in sicurezza, con un sistema di monitoraggio efficiente e attento. La drastica riduzione delle reazioni avverse, soprattutto per i vaccini anti-Covid, rafforza l’idea che la fase critica sia stata superata, e che oggi si possa affrontare la campagna vaccinale con maggiore serenità e fiducia.

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