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Garanzia per vizi

Il cane fu acquistato come bulldog francese ma il pedigree non c’è

Il cane fu acquistato
come bulldog francese
ma il pedigree non c’è

Esiste o no il dolo del venditore? I consigli dell'avvocato Domenico Nicosia

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Qualche mese fa ho comprato un cucciolo convinta che fosse un bulldog francese di razza, come indicato nell’annuncio. Ho pagato una cifra importante e mi è stato detto che avrei ricevuto il pedigree a breve, ma non è mai arrivato. Per me non era solo un acquisto: avevo sognato quel cane per anni, ho investito emozioni, tempo e sacrifici. Ora mi sento presa in giro e profondamente delusa. Posso fare qualcosa, anche dal punto di vista legale? È possibile parlare di truffa?
Sabrina da Pontedera


Secondo l’art. 5 del decreto legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992, in Italia è vietato vendere cani senza pedigree spacciandoli per cani di razza. Il pedigree è un certificato ufficiale, rilasciato da appositi enti, come l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, che si occupano della catalogazione delle razze canine. All’interno del pedigree è riportato l’albero genealogico del cane che può essere rilasciato solo se entrambi i genitori ne sono provvisti. In assenza, è possibile ricorrere al Registro Supplementare Riconosciuti (Rsr) che, tuttavia, richiede delle verifiche morfologiche da parte dell’Enci molto severe. In assenza di pedigree, anche se il cucciolo fosse identico a un cucciolo di razza, lo si potrebbe definire soltanto come “simil razza”. Appurato questo, facciamo riferimento alla vendita in sé. La prima opzione è quella della garanzia per vizi, in quanto il cane nel nostro codice civile è equiparato a una res. Ai sensi dell’art. 1496 c.c. “nella vendita di animali la garanzia per i vizi è regolata dalle leggi speciali o, in mancanza, dagli usi locali. Se neppure questi dispongono si osservano le norme che precedono”. Questa garanzia opera qualora il vizio renda la res inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuisca in modo apprezzabile il valore. Inoltre, ai sensi dell’art. 129 del Codice del Consumo il venditore ha l’obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita. In questi casi è possibile richiedere la risoluzione del contratto, restituendo l’animale nelle stesse condizioni in cui era al momento della compravendita, ovvero la riduzione del prezzo. Se la vendita è stata portata a termine da un professionista, il difetto di conformità deve essere denunciato nel termine di due mesi dalla scoperta; in caso contrario il vizio deve essere denunciato entro otto giorni dalla scoperta ovvero entro un anno dalla consegna. In alternativa, potrebbe configurarsi un reato di truffa – ex. art. 640 c.p. – qualora il venditore abbia ingannato intenzionalmente il compratore, con artifizi o raggiri – falso pedigree o dichiarazioni ingannevoli – ai fini di ottenere un guadagno illecito e con conseguente danno economico a carico del compratore. Quindi, il delitto di truffa si configura laddove vi sia dolo da parte del venditore. In entrambi i casi si dovrebbe provare che il cucciolo sia stato venduto come “di razza” fornendo documentazione idonea, ad esempio uno scambio di mail o messaggi o un falso pedigree e una certificazione del veterinario che dimostri che nella realtà dei fatti il cucciolo non sia effettivamente di razza. Successivamente si potrebbe procedere scrivendo una contestazione formale, se necessario per mezzo di un legale, cercando in primo luogo un accordo con il venditore per la riduzione del prezzo o per la sostituzione del cucciolo. Nei casi di truffa, ai sensi dell’art. 640 c.p., il delitto è punibile a querela della persona offesa, per cui il primo passo da fare è presentare la stessa alle forze dell’ordine entro 3 mesi decorrenti dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato (art.124 comma 1 c.p. ; Cass. Pen., Sez.V, sent. n. 40274 dell’8 novembre 2005).

I rimedi appena descritti, tuttavia, sono solo successivi e non restituiscono certamente le aspettative e l’affetto investite dall’acquirente. È consigliabile quindi prevenire il problema alla radice. Chi desidera acquistare un cucciolo di razza dovrebbe sempre richiedere la visione del pedigree originale e diffidare da vendite che non offrano adeguate garanzie documentali.
 

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