I gatti di Marina
Il rifugio dell’associazione ospita oggi una cinquantina di mici La presidente: «Come aiutarli adottandoli anche a distanza»
Con una “famiglia” di oltre 50 mici di cui prendersi cura – dalle storie, dalle età e dalle provenienze più varie – il rifugio dell’associazione gattofili pisani (Agap) è conosciuto da tutti come quello “dei Gatti di Marina”. Nato sulle ceneri di una precedente struttura che ospitava gatti con problemi di salute e disabilità, il vero cambiamento l’ha toccato con mano quando si aggiunse ai volontari Caterina Militello, oggi presidente.
Come tutto è iniziato
Lei arrivava dalla Sicilia per motivi di lavoro e la sua è sempre stata una vera e propria missione. Non manca un solo giorno di andare a distribuire il cibo e a salutare gli ospiti pelosi che conosce uno ad uno per nome. Ed eccoli felici, quando la sentono avvicinarsi al rifugio di via Cagliaritana «Per chi non ha esperienza del settore – dicono dal gattile – si tratta di un impegno piuttosto gravoso, che richiede tempo e costanza. Infatti è proprio come se moltiplicassimo quello che facciamo per il nostro gatto di casa per 50 volte: dal cibo alle sterilizzazioni, da un alloggio caldo e sicuro alle cure saltuarie e emergenziali. Il dovere e il senso di preoccupazione quotidiana per la salute di ogni gatto fa girare la testa».
Incubo demolizione
Ma non solo. Perché, ripercorrendo le avventure del gattile, il tram tram quotidiano a un certo punto si interrompe bruscamente. All’orizzonte l’incubo della demolizione. «Nel progetto di realizzazione del porto di Marina di Pisa, la struttura non era prevista», ricordano i volontari e raccontano le premesse di un quadro drammatico che lasciava ben poche speranze.
La grande solidarietà
Ma non è stato così e quella che sembrava essere una storia destinata a d avere un finale triste è cambiata completamente. «Merito soprattutto della grande solidarietà arrivata da ogni parte di Italia e al lavoro di un piccolo gruppo di operatori la situazione si è risolta brillantemente – proseguono i volontari dell’associazione – . Il Comune di Pisa, poi, ha messo a disposizione un terreno nella piazzetta dove si trova la stazione del paese. Caterina ha lavorato duramente, aiutata anche dai suoi familiari, e il gattile è diventato un punto di riferimento accogliente e funzionale per il territorio».
Dedizione e tenacia
Così la dedizione e la tenacia pagano. I sacrifici, anche di carattere personale ed economico che Militello ha sostenuto, l’appoggio dell’amministrazione comunale e di tanti volontari hanno creato un luogo dove si respira amicizia e collaborazione. E, soprattutto, i gatti vivono sereni. «Di solito la popolazione felina raggiunge i 50 gatti, che crescono con le cucciolate estive e quasi sempre ci sono i neonati da allattare. Per fortuna però – continuano dall’associazione dei “Gatti di Marina” – le adozioni sono numerose, con molti gatti adulti che riescono a trovare casa e quindi un futuro fuori dalla struttura».
La squadra dei volontari
La squadra dei volontari si dedica alla pulizia e all’accudimento dei gatti in struttura, alla gestione dei social e alle indispensabili raccolte alimentari. «C’è sempre bisogno di appoggio. Le risorse che le persone, grazie ai mercatini e agli eventi di sensibilizzazione, ci donano vanno anche a sostegno – specificano – di altri cinquanta gatti diffusi in cinque colonie intestate sempre alla presidente».
Caterina Militello e i suoi amici, insomma, si occupano di quasi un centinaio di mici. E da qualche anno la presidente lavora anche come guardia zoofila del Nogra di Pisa, garantendo attenzione e speranza agli animali malati e non più desiderati. «Nei mesi scorsi siamo intervenuti su due grandi emergenze, uno sfratto ai danni di una famiglia straniera e la demolizione di alcune baracche abusive. Sono entrati in gattile una quindicina di gatti in pochi giorni», sottolineano i volontari.
Missione sostegno
Chi volesse sostenere l’associazione di Marina di Pisa, può farlo «magari cogliendo l’occasione delle feste, all’insegna dello spirito natalizio» – sottolineano – inviando una donazione (Iban: IT 34 G 08562 14003 00000 00830 63, intestato a Agap), con il 5X1.000 (codice fiscale: 01290840501) oppure scegliendo un’adozione, anche a distanza, contattando il numero di telefono 392. 9865734.