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Gabriele Dani nell'olimpo della pizza per il Gambero Rosso: è l'unico in provincia di Livorno ad avere 3 spicchi

di Federica Lessi
Gabriele Dani nell'olimpo della pizza per il Gambero Rosso: è l'unico in provincia di Livorno ad avere 3 spicchi

La "Bottega Dani" di Cecina tra le migliori pizzerie d'Italia: «Abbiamo sempre lavorato in ottica di qualità, dalle materie prime all'attenzione per il cliente»

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CECINA. È tra le migliori pizzerie d’Italia "Bottega Dani", a Cecina, l’attività di Gabriele Dani in via Vecchia Livornese. Anche quest’anno la pizzeria gourmet ha ottenuto i Tre Spicchi della Guida Pizzerie d’Italia 2026 del Gambero Rosso, inserendosi tra le cento pizzerie italiane decorate con il riconoscimento più alto della prestigiosa guida.

Tra gli 8 locali toscani cui il Gambero Rosso ha assegnato il massimo punteggio (92 punti su 100, i vertici regionali ne contano 93) è l’unico della costa, accompagnato da altre due attività in Versilia, a Pietrasanta e Seravezza. Numerose le pizzerie toscane insignite dei due Spicchi, tra le quali in provincia di Livorno le due cecinesi Atipiko e Disapore+ (new entry).

Titolare della pizzeria top è Gabriele Dani, che ha iniziato l’attività in proprio nel 2015 per arrivare alle tre attuali - "Bottega Dani" e le ultime nate "Schiccia Vinaio" con Michele Testa e "Bakery", aperte del 2024 - continuando a sperimentare nuovi prodotti e lavorazioni, guardando alla tradizione toscana. Dani è anche impegnato nel sociale, aderendo continuamente a campagne benefiche per associazioni di volontariato, come la donazione di un euro per ogni pizza ai volontari del Nucleo operativo della Protezione Civile nazionale, che porta avanti fino al 30 settembre.

La sua è una storia di passione, ma anche di capacità imprenditoriale. «Siamo una squadra di venti persone, mia moglie Cristina Grandi è responsabile di sala. Abbiamo iniziato con "La Pietra", inaugurando la formula della pizza gourmet, poi con "Disapore" siamo entrati nella guida del Gambero Rosso ottenendo gli Spicchi, a partire da uno e due. Con "Bottega Dani", aperta nel 2021, abbiamo ricevuto i tre Spicchi. Abbiamo questi riconoscimenti da cinque anni consecutivi. Lunedì siamo a Roma per ritirare il "Pizza Award"».

Quali sono gli ingredienti del vostro successo?
«Abbiamo sempre lavorato in ottica di qualità, con materie prime a chilometro zero, prodotti tipici dalle località di provenienza. Il servizio in sala è quello di un buon ristorante applicato alla pizzeria gourmet, abbiamo introdotto i cocktail con la nostra bartender Nadia D’Ancona, l’accoglienza e l’attenzione al cliente sono elementi importanti».

E naturalmente le vostre pizze gourmet...
«Siamo stati pionieri con la pizza gourmet a padellino cotta a vapore. Per essere definita gourmet la pizza deve avere una base tradizionale e sopra altri ingredienti con le caratteristiche di un piatto gastronomico. È il connubio tra il lavoro del pizzaiolo e dello chef. La nostra specialità è la base ad alta idratazione, con cottura a vapore e croccantizzata. Il prodotto che si ottiene è soffice all’interno e croccante fuori. Mi sono ispirato alla panificazione della cucina orientale, come il bao, il pane cotto a vapore. Grazie a due chef giapponesi che hanno lavorato da noi abbiamo adottato le loro tecniche».

Quali saranno le prossime novità?
«Abbiamo inventato la piciaccia, un mix tra la schiaccia toscana e la pizza. Abbiamo reso onore alla nostra schiaccia, che nel grossetano è riconosciuta dal ministero come Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Sono andato a studiarla da loro e l’ho applicata alla pizza. Dal 2026 la piciaccia entrerà nel menù della "Bakery" per cene leggere e aperitivi». 

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