Siena, trovata morta a 26 anni: chi era Luna Falchi – Gli studi, il lavoro e la tragica scoperta della madre
L’abitazione è stata posta sotto sequestro: sul posto la polizia che ora procede con le indagini
SIENA. La scoperta, le urla, la tragedia. E un pomeriggio che diventa nero. È stata la madre a trovare il corpo della figlia, Luna Falchi, 26 anni, nella loro abitazione nella zona Acquacalda‑Petriccio, a Siena, lunedì 29 dicembre. Una scena che ha immediatamente fatto scattare l’allarme e portato sul posto le volanti della polizia di Stato, la squadra mobile e la scientifica, che hanno effettuato i rilievi all’interno dell’appartamento. L’abitazione è stata poi posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti. Al momento non sono state rese note le cause del decesso: sarà l’indagine coordinata dalla Procura, insieme ai primi riscontri del medico legale, a chiarire cosa sia accaduto nelle ore precedenti alla tragedia. Dalle prime informazioni sarebbero esclusa la morte volontaria e quella violenta. Potrebbe quindi essersi trattato di un malore fatale.
Una comunità sconvolta
La notizia si è diffusa in poche ore, rimbalzando tra amici, conoscenti e compagni di scuola. Il paese è sotto choc: Luna era molto conosciuta, e la sua morte improvvisa ha lasciato un vuoto difficile da comprendere. In tanti, nelle ultime ore, si sono ritrovati a condividere ricordi, messaggi e fotografie, cercando di dare un senso a una perdita che ha colpito una comunità intera.
Chi era Luna
Luna aveva frequentato l’istituto tecnico Caselli, dove in molti la ricordano come una ragazza solare, riservata ma sempre gentile. Dopo il diploma aveva iniziato a lavorare in un locale della zona, un impiego che le permetteva di mantenersi e allo stesso tempo coltivare le sue passioni. Sui suoi profili social, Facebook e Instagram, scorrono immagini di vita semplice: scatti spontanei che raccontano una quotidianità normale, fatta di piccole cose e affetti.
Le indagini
Dopo la chiamata della madre, gli agenti hanno raggiunto l’abitazione e avviato le procedure di rito. La polizia scientifica ha effettuato rilievi per ricostruire l’ambiente in cui Luna è stata trovata, mentre il pubblico ministero di turno e il medico legale hanno eseguito i primi accertamenti. La casa è stata sigillata per consentire ulteriori verifiche, un passaggio necessario in casi come questo, quando le circostanze non sono immediatamente chiare.
Il dolore degli amici
Tra chi la conosceva, prevale lo smarrimento. Molti hanno appreso la notizia attraverso messaggi e telefonate nel giro di pochi minuti. «Non può essere vero», è la frase che più spesso si ripete tra i ragazzi che con lei avevano condiviso scuola, serate, progetti. Il ricordo che emerge è quello di una giovane donna che sapeva farsi voler bene per la sua spontaneità.
In attesa di risposte
Nelle prossime ore saranno gli esami medico‑legali e gli approfondimenti della Squadra Mobile a delineare un quadro più preciso. Per ora resta il silenzio di una comunità che si stringe attorno alla famiglia e attende di capire cosa abbia portato alla morte di una ragazza di appena 26 anni.
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