Dolce vita

Il re spendaccione e nemico della satira

di Lavinia Orefici
Il re spendaccione e nemico della satira

Vajiralongkorn di Thailandia dirige il suo Paese vivendo in Germania

15 maggio 2023
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Thailandia, paradiso delle vacanze, inferno delle libertà. Se ne parla perché ieri si è votato, ma soprattutto perché a fronte di un monarca 70enne salito al trono nel 2016, che vanta come unico record quello di re più tatuato del mondo, è un Paese che tra le sue leggi ne ha una secondo la quale chi critica la monarchia o ne fa oggetto di satira può essere punito con la reclusione fra i tre e i quindici anni.

È proprio questa norma il fulcro della campagna elettorale del partito di opposizione, Move Foward, nato sulla scia delle proteste nel Paese del 2020 e molto popolare tra i giovani, che ne vorrebbe l’abolizione perché considerata un’arma politica.

Di visione totalmente opposta i militari di Prayut, il fronte conservatore e monarchico che difende la contestata legge.

Il re, Vajiralongkorn, conosciuto con il nome di Rama X (nella foto) in realtà vivrebbe all’estero, in Germania, ed è noto soprattutto per il suo flamboyant stile di vita. Nel 2020 non passò inosservata la sua mossa di prenotare per se stesso e per le sue venti concubine un intero albergo in Baviera mentre il mondo era in lockdown travolto dalla pandemia da Covid. Da allora il Grand Hotel Sonnenbichl a Garmisch-Partenkirchen è diventato il suo quartier generale e da lì dirige le operazioni del suo regno, condanne incluse.

Se l’ultimo punito con la reclusione per aver criticato la monarchia risale ad appena qualche mese fa, fu la pena inflitta alla sua celebre amante ad attirare le luci dei riflettori nel 2019. Dopo quattro matrimoni ufficiali, il re decise di sposare anche la sua favorita, che da tradizione doveva strisciare ai suoi piedi, prima di condannarla alla prigione per slealtà nei confronti della corona. Ottenuta la grazia del re è stata imbarcata qualche mese più tardi su un aereo per raggiungerlo in Germania.

Il sovrano abbonda in patrimonio, 43 milioni di dollari e in detrattori. Con un milione di iscritti il gruppo Facebook Royal Marketplace, era diventato un punto di riferimento per la satira contro la corona thailandese, prima di essere bloccato dalle autorità nel 2020. Perfino i sondaggi sulla monarchia rischiano di diventare nemici dell’articolo 112, il cui unico scopo è punire il reato di lesa Maestà. 
 

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