Al Batignani dove la spiaggia è uno spettacolo
Tutto iniziò nel 1969 con poche sdraio per i primi estimatori del gioiello dell’Elba
Alfonso Batignani ha iniziato a fare il bagnino nell’estate del 1969. Siamo agli albori del turismo elbano, in un tempo in cui l’isola era frequentata da pochissime persone. Inutile dire che in 46 anni a Cavoli è cambiato tutto.
Batignani, nel primo anno di attività, prova ad affittare una decina di sdraio a quei pochi vacanzieri che sbarcano dalle navi. All’inizio la vita è dura, ma non si perde d’animo e stagione dopo stagione intuisce il potenziale attrattivo dell’Elba e tenta di espandersi. Oggi la sua concessione conta 80-85 ombrelloni (di cui 13 su una vicina spiaggia privata incastonata fra gli scogli) e un parcheggio privato coperto, mentre lui è socio di un altro stabilimento balneare e in loco gestisce anche una struttura ricettiva.
Quasi mezzo secolo. In 46 anni, insomma, con continui investimenti ha garantito un reddito a sé e ai suoi figli (che oggi si occupano quasi di tutto) dando lavoro a giovani bagnini. «In quasi mezzo secolo ho visto di tutto – spiega Batignani – inclusi vari salvataggi a persone in difficoltà. Ricordo di una turista tedesca che riuscimmo a rianimare dopo averla letteralmente ripescata dal mare, mentre un’altra volta ho assistito un signore in preda ad attacchi epilettici che insieme a mia figlia e ai sanitari sono riuscito a salvare».
Tragedia in mare. Purtroppo, in tanti anni, è capitata anche qualche scioccante disavventura. «È stato terribile – racconta l’imprenditore elbano – perché la sorte è toccata a degli amici che frequentavano il mio bagno. Contro la mia volontà, in una giornata del 1986 dove soffiava un fortissimo vento di ponente, vollero ugualmente uscire in mare con la loro barca a vela e uno di loro non fece più ritorno. Lo ripescarono dopo qualche tempo vicino alla Sardegna. È stato terribile».
La forza del mare. Lo stabilimento balneare di Batignani è stato duramente colpito dall’alluvione del 7 novembre 2011, che oltre alla vicina Marina di Campo ha distrutto gran parte della spiaggia di Cavoli. Grazie ai risparmi di una vita, però, l’imprenditore elbano è riuscito subito a rimettersi in sesto e a riaprire gli ombrelloni già all’inizio della stagione 2012. «Abbiamo attraversato un periodo duro – spiega – ma in un certo senso siamo sempre stati abituati agli eventi avversi. Quando le imbarcazioni potevano ormeggiare non lontano da riva, appena soffiava vento forte ce le ritrovavamo nella concessione. La forza del mare ci costringeva a togliere tutti gli ombrelloni e a rimetterli dopo aver ripulito tutto. Siamo stati protagonisti di interventi rischiosi, anche se grazie a Dio – continua Batignani – a Cavoli è da qualche anno che non si verificano violente mareggiate. Al massimo è capitato di dover togliere solo la prima fila di ombrelloni».
Giovani e famiglie. Batignani, nella sua lunga vita lavorativa, ha assistito alla grande trasformazione di Cavoli. Un tempo spiaggia per famiglie, oggi in agosto diventa spesso discoteca a cielo aperto (un bar della spiaggia, con una discoteca elbana, organizza feste pomeridiana con i deejay). «Io credo che giovani e famiglie debbano e possano coesistere – spiega – anche se non è facile: diversi clienti in agosto si lamentano dell’alto volume della musica e vanno via. Bisogna trovare una soluzione». A proposito di musica, parecchi anni fa Cavoli è stata monopolizzata dalla presenza di Eros Ramazzotti. «La famiglia della compagna di allora – ricorda Batignani – era in vacanza in un vicino residence e lui mi aveva affittato un ombrellone. Era assediato dai fans». Il Batignani è il primo stabilimento sorto sulla bellissima spiaggia di Cavoli. Nel tempo sono sorti un parcheggio coperto, gli uffici della direzione della struttura, docce, bagni, cabine e servizi per la clientela disabile. Cinque pedalò e tre canoe infine sono affittabili anche da chi non è clienti del bagno.