Prato, Alia e Cgil ai ferri corti sulla riorganizzazione dei turni
Il sindacato denuncia “lo spostamento improvviso e ingiustificato di decine di lavoratori”. L’azienda ribatte che era tutto concordato
PRATO. "La situazione in Alia non è più sostenibile. I lavoratori sono sul piede di guerra per la grave disorganizzazione aziendale in cui sono costretti a operare". E' quanto segnala la Funzione pubblica Cgil (di Firenze e di Prato-Pistoia), che spiega: "Ultima, ma solo in ordine di tempo, riguarda un'improponibile riorganizzazione del lavoro e dei servizi sul territorio che prevede lo spostamento improvviso e ingiustificato di decine di lavoratori, costretti a cambiare luogo di lavoro". Si tratta di "una decisione unilaterale che rischia di indebolire i servizi nei territori".
Alia, aggiunge il sindacato, "ha investito milioni di euro per una digitalizzazione che ad oggi mostra carenze evidenti. Basti pensare a quante volte vengono comunicati in maniera errata i turni di lavoro rispetto ai luoghi dove operano gli operatori. Un modello che sta portando al peggioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi all'utenza, con tariffe che continuano ad aumentare". Secondo la Cgil, invece, "serve un modello organizzativo che sia in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e che tenga in considerazione i diritti dei lavoratori". Così, però, "siamo di fronte a un modello che non è in grado di garantire la comunicazione dei turni mensili rendendo impossibile una conciliazione vita lavoro. Spesso ci troviamo a scelte prese all'improvviso, senza il rispetto delle procedure contrattuali e senza che vi sia un dialogo con chi tutti i giorni garantisce che le città siano pulite". Inoltre "pensiamo sia giunto il momento che a tutti i lavoratori della filiera vengano riconosciuti gli stessi diritti come previsto dai contratti, affinché non ci siano lavoratori di sera A e di serie B".
La risposta dell’azienda
"In merito al comunicato diffuso oggi da Fp Cgil Firenze e Fp Cgil Prato-Pistoia – si legge in una nota dell’azienda – Alia Multiutility esprime stupore per i toni utilizzati, che appaiono in contrasto con la disponibilità al dialogo costantemente manifestata dall’azienda e con il percorso di confronto attivo da mesi a tutti i livelli sindacali. La riorganizzazione dei servizi sul territorio, il cui avvio è previsto per il 3 giugno, è stata oggetto di un apposito confronto con le organizzazioni sindacali e rappresenta un’opportunità importante per migliorare l’efficienza operativa e la qualità del servizio reso ai cittadini. Si tratta di un processo volto a ottimizzare tempi e risorse - senza prevedere trasferimenti unilaterali di personale - anche attraverso l’impiego di nuove piattaforme digitali, che renderanno più fluida la comunicazione interna, permettendo una pianificazione degli interventi puntuale e trasparente, anche in tempo reale, per garantire un servizio sempre più aderente alle esigenze delle comunità che serviamo. La riorganizzazione pone al centro il lavoro e le nostre persone, offrendo gli strumenti tecnologici più sofisticati disponibili sul mercato per la migliore valorizzazione delle professionalità e dei lavoratori. Un’importante occasione di qualificazione che l’azienda sostiene con decine di migliaia di ore di formazione. La fase iniziale sarà inevitabilmente una fase di assestamento e verifica, ed è proprio per questo che Alia è aperta a recepire osservazioni e proposte migliorative. Alia ha inoltre promosso, in parallelo, l’apertura di un tavolo di confronto nel quale è stata proposta alle organizzazioni sindacali la bozza di una piattaforma di accordi di secondo livello, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il dialogo e favorire un’evoluzione costruttiva dell’organizzazione del lavoro e dell’equilibrio vita-lavoro. L’azienda conferma quindi la piena disponibilità al dialogo, nella convinzione che il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze sia un elemento essenziale per affrontare insieme le sfide future e garantire ai cittadini servizi sempre più efficaci e sostenibili”.