Prato, l’Anas assicura che il progetto del sottopasso del Soccorso va avanti
Una nota della società sostiene che una recente sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione alla Chiesta cristiana evangelica cinese non avrà impatto sui lavori
PRATO. Il progetto per la realizzazione del sottopasso del Soccorso va avanti, parola di Anas. L’Azienda nazionale autonoma delle strade statali ha diffuso oggi, 9 maggio, una nota nella quale chiarisce che una recente sentenza del Consiglio di Stato, che aveva dato ragione alla Chiesa cristiana evangelica cinese di via Verona, non avrà impatti sul progetto dell’opera che si propone di eliminare il “tappo” del traffico sulla Declassata all’altezza del Soccorso. La sentenza del Consiglio di Stato era stata interpretata come una grana perché sembrava allargare la fascia di rispetto tra la strada e la nuova chiesa da 20 a 40 metri.
«Con riferimento all’esito della sentenza del Consiglio di Stato numero 03510/2025 del 23 aprile – si legge nella nota –con la quale il giudice amministrativo si è espresso in merito all’appello proposto da Anas per la riforma della sentenza numero 00584/2024 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, si precisa che entrambe le pronunce hanno ad oggetto il parere/nulla osta negativo emesso dai competenti uffici di Anas in relazione alla specifica richiesta di permesso di costruire presentata presso il Comune di Prato dalla Chiesa Cristiana Evangelica Cinese a Prato per la demolizione e ricostruzione dell’attuale edificio. Entrambe le sentenze, dunque, non risultano riferibili all’intervento del raddoppio stradale di viale Leonardo da Vinci nel tratto compreso tra via Carlo Marx e via Nenni, mediante la realizzazione di un sottopasso, poiché attengono alla diversa disciplina normativa applicabile nel caso di specie in materia di fasce di rispetto. Tali decisioni, dunque, non comportano ripercussioni sul progetto definitivo. Ne consegue che la procedura di gara, finalizzata all’individuazione del soggetto aggiudicatario dell’appalto per l’esecuzione dell’opera, prosegue nel rispetto dei tempi previsti».
Traducendo dal linguaggio burocratico, sembra di capire che, siccome ancora non c’è un progetto esecutivo dell’opera, l’impresa o il gruppo di imprese che si aggiudicheranno l’appalto integrato hanno la possibilità di “aggiustare” il progetto per renderlo conforme alle prescrizioni. L’Anas ci ha messo la bellezza di 16 giorni per chiarirlo.
La soddisfazione della sindaca
La precisazione di Anas che conferma di procedere con il raddoppio della Declassata al Soccorso è stata accolta molto favorevolmente dalla sindaca Ilaria Bugetti: «Il tunnel al Soccorso si farà, senza se e senza ma. Lo ha ribadito ancora una volta Anas mettendo fine ai chiacchiericci e alle strumentalizzazioni che non hanno alcun fondamento tecnico e normativo. Raddoppiare viale Leonardo da Vinci al Soccorso attraverso l’interramento della strada è un’opera strategica per più motivi. Intanto consentirà di migliorare la mobilità cittadina e interprovinciale eliminando la strozzatura tra via Nenni e via Marx, poi cambierà radicalmente il volto di questa zona regalandole verde e servizi attraverso un ampio parco che sorgerà sopra il tunnel e che si connetterà con quelli già esistenti e in programmazione. Un’opera strategica che ha convinto anche il Governo Meloni che ha investito circa 30 milioni di euro sulla sua realizzazione. E ora avanti tutta con la procedura. Siamo in costante contatto con Anas per arrivare quanto prima a vedere aperto il cantiere».
Le critiche di Fratelli d’Italia
«Oggi la sindaca Bugetti rassicura nuovamente: "il tunnel si farà”. Ma questa promessa non è nuova – si legge in una nota del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Già a dicembre 2024, in occasione della pubblicazione del bando di gara da parte di Anas, aveva dichiarato che i lavori sarebbero iniziati entro il 15 aprile 2025. Siamo a maggio inoltrato e il cantiere non è stato ancora avviato. I cittadini sono stanchi di annunci ripetuti senza riscontri concreti. Un’opera strategica come questa, con costi lievitati oltre i 67 milioni di euro, non può essere gestita con continue proroghe e mancanza di trasparenza. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia chiede chiarezza sui tempi e responsabilità nell’azione amministrativa. Ricordiamo che i fondi necessari sono stati stanziati grazie all’intervento del Governo Meloni; è ora che l’amministrazione comunale dimostri la stessa determinazione nel rispettare gli impegni presi con la città».