Auto finisce nella scarpata: muore a 46 anni. Il giorno prima in un video: "Questa strada non è sicura"
Il conducente ha perso il controllo della vettura, che è precipitata per circa trenta metri provocando la morte di un passeggero, ex consigliere comunale. Il giorno prima in un video aveva invitato il sindaco a mettere il guard rail sulla stessa strada, ma nel luogo dell'incidente la protezione c'era e non è bastata
PRATO. Un uomo di 46 anni, Elenio Pacini, è morto e altri tre di 26, 30 e 38 anni sono rimasti feriti in un gravissimo incidente stradale accaduto la scorsa notte intorno all'una a Migliana, nel comune di Cantagallo. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri, il conducente di una Kia ha perso il controllo della vettura mentre percorreva via Pertugiata ed è caduto in una scarpata di 30 metri.
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Due degli occupanti dell'auto sono usciti dall'abitacolo prima dell'arrivo dei soccorritori, un terzo è stato estratto dai vigili del fuoco ma per il quarto non c'è stato niente da fare e il medico dell'ambulanza ne ha dichiarato il decesso. Sul posto le ambulanze della Misericordia di Vaiano e di Vernio, oltre a una della Pubblica Assistenza. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica e le cause dell'incidente. Stando i primi accertamenti, la vittima non era al volante dell'auto.
Pacini era soprannominato il "corsaro" dagli amici, tra i fondatori del circolo Acsi di Migliana e socio della locale Misericordia, era stato consigliere comunale di opposizione a Cantagallo e nel 2012 era stato nominato capogruppo del Popolo della libertà. L'incidente è accaduto non distante dal punto dove ieri, 4 agosto, una postina ha perso il controllo dell'auto ed è finita nella scarpata, fortunatamente senza conseguenze per la donna.
Ma qualcuno punta l'indice sulle condizioni della strada. "Purtroppo non è un buon giorno - scrive su Facebook Silvano Agostinelli, amico di Pacini - Questa notte in un incidente stradale è morto Elenio Pacini di Migliana. L'ironia della sorte ha voluto che morisse nel punto dove lui stesso ha chiesto più di una volta all'opposizione l'intervento nei confronti dell'amministrazione per mancanza di sicurezza. Proprio in quella maledetta semicurva, ora spero che l'amministrazione intervenga per rimediare anche se troppo tardi".
Lo stesso Pacini martedì ha condiviso un video nel quale se la prende col sindaco di Cantagallo, Guglielmo Bongiorno, accusandolo di non aver messo il guard rail nel tratto in cui è in corso il taglio degli alberi sul versante della collina e lo invita a smettere di fare campagna elettorale criticando il segretario della Lega Matteo Salvini e a occuparsi delle sue strade.
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In realtà nel tratto dove si è verificato l'incidente, duecento metri più avanti, il guard rail c'è, ma il conducente della Kia ne ha abbattuto un tratto di oltre 10 metri prima che l'auto cadesse nella scarpata sottostante. Sull'asfalto non sono rimasti segni di frenata e al momento l'ipotesi è che il conducente abbia perso il controllo dell'auto, che procedeva a forte velocità. Sono in corso gli esami per accertare le condizioni psicofisiche dell'uomo che era al volante, il più giovane dei quattro.
Le polemiche. Giuliana Suvieri, segretaria del circolo di Fratelli d'Italia della Valbisenzio, dopo aver espresso le condoglianze alla famiglia di Pacini, attacca l'amministrazione comunale. "Mi prendo un impegno personale per non abbandonare la sua battaglia civile sulla sicurezza delle strade della Val di Bisenzio - scrive su Facebook - Continueremo più motivati di prima perché nessun altro genitore possa piangere ancora la morte del proprio figlio, perché non ci siano più tratti di strada senza protezioni, perché la Val di Bisenzio merita una viabilità non di serie C. Riposa in pace caro Elenio, avrai giustizia, te lo dobbiamo".
Dura la risposta del Partito democratico di Cantagallo. "Neanche la tragedia impedisce lo sciacallaggio e la strumentalizzazione politica - si legge in una nota del Pd - Invece del luttoso silenzio o di limitarsi ad esprimere dolore e cordoglio, il partito dei Fratelli d’Italia della Valbisenzio utilizza la tragica scomparsa dell’ex consigliere comunale di minoranza Elenio Pacini per cavalcare in modo patetico il tema della sicurezza stradale. Senza alcun rispetto per le indagini delle forze dell’ordine e dell’eventuale inchiesta della magistratura, la ex sedicente coordinatrice dei comitati Renzi per la Valbisenzio, Giuliana Suvieri, oggi segretaria di Fratelli d’Italia, ha già individuato la responsabilità dell’accaduto nella mancanza di sicurezza stradale. Il fatto che sul tratto di strada su cui si è verificata la tragedia fosse presente il guard rail non interessa a questi improvvisati della politica, il cui unico interesse è far parlare di sé sperando di raggiungere quel ruolo istituzionale che fino ad oggi è stato negato dal volere degli elettori. Cambiano i partiti, non lo stile di fare politica. Da parte nostra, il doveroso silenzio per la scomparsa di un avversario politico, e il rispetto per il dolore della famiglia e degli amici".