Il Tirreno

PRATO. Da Baby Blue a Blue Willa, e da Blue Willa alla copertina del Mucchio selvaggio, una delle riviste musicali più autorevoli della nostra penisola. Quattro ragazzi con sette anni di carriera musicale fra locali e palchi italiani e non, 3 dischi all'attivo e 10 giorni chiusi in un casolare nella campagna toscana con il fonico Davide Cristiani e la musicista californiana Paola Buzulich che, oltre a dirigere e produrre il disco, ha prestato la voce in alcune tracce. I Blue Willa, nuovo nome della band e nome di battesimo del disco, si sono guadagnati la copertina del Mucchio selvaggio dopo una gavetta da non sottovalutare e la creazione di un sound più unico che raro: primo gruppo pratese ad aggiudicarsi la carta stampata della rivista, i Blue Willa sono Serena Altavilla alla voce, percussioni e chitarra, Mirko Maddaleno alla chitarra e voce, Lorenzo Maffucci al basso e Graziano Ridolfo a batteria e percussioni. Blue Willa sarà disponibile all'inizio di gennaio, con la copertina disegnata da Alessia Castellano,: un punk onirico e nebbioso anzi, per usare le parole che loro stessi hanno usato sul loro sito bluewilla.com, un sound acquatico, una specie di punk subacqueo scappato direttamente dagli anni '30. I più informati li avranno già visti esibirsi sui palchi delle passate edizioni del BlackOut Festival, al Capanno BlackOut, al Controsenso e in decine di locali toscani ma non solo, e saranno felici di sapere che a breve potranno vederli di nuovo: l'11 gennaio saranno infatti proprio al ControSenso di Prato, mentre il primo febbraio saranno al Glue di Firenze e il 14 al Circolo degli artisti di Roma: da li in poi sarà tutto un susseguirsi di date che li porterà a Teramo, Modena e Bergamo fino ad arrivare a Erlen, in Svizzera, il 30 marzo e a Weikersheim, Germania, il 31 dove suoneranno all'interno dell'Intensiv Festival al Club W71.

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