Pedinata e rapinata dietro casa: «Mi ha preso la borsa dal sedile» – Il racconto choc
Santa Maria a Monte, la donna è stata assalita al rientro nella sua abitazione in via di Cerretti
SANTA MARIA A MONTE (PI). «Non è possibile essere rapinati nel proprio vialetto di casa mentre si torna da fare la spesa». Le ore passano ma la paura no, è sempre lì a inquietare Patrizia, dopo l’assalto di cui è stata vittima lunedì pomeriggio mentre stava parcheggiando la propria auto nella corte interna della sua abitazione in via di Cerretti.
Il tempo di spegnere il motore e aprire la portiera che uno dei due rapinatori aveva già raggiunto la macchina e aperto lo sportello lato passeggero, per poi mettere le mani sulla borsa con dentro cellulare, portafoglio e chiavi di casa. Patrizia si è messa subito a urlare e ha fatto per inseguire colui che l’aveva derubata, ma quest’ultimo, non appena si è visto arrivare la donna vicino, l’ha scaraventata a terra facendole battere violentemente le ginocchia a terra.
Poi è salito sull’auto guidata dal complice e sono scappati a tutta velocità. «Mi hanno seguita, non so da dove forse addirittura da Bientina dov’ero andata prima di andare a fare la spesa – racconta Patrizia – Oppure si sono appostati e hanno studiato le nostre abitudini. Che quella macchina nera mi stesse seguendo non ci pensavo, poi arrivati al vialetto di casa ho notato che mi stava venendo dietro, stavo per scendere e chiedere se si fossero persi o se avessero bisogno d’aiuto. Ma non ne ho avuto il tempo, menomale che non avevo con me il mio nipotino».
Alla parte finale della scena ha assistito il cognato Luca, che in quel momento si trovava in casa ed è stato allertato dalle urla della donna. «Verso le 17,45 ho sentito i cani abbaiare più forte del normale e mi sono affacciato – riavvolge il nastro – Nel buio scorgo mia cognata in terra nella corte dietro casa che urla, chiede aiuto e dice “mi hanno rubato la borsa”. Sono andato alle scale ma poi ho subito sentito la macchina dei rapinatori andare via, potrebbe essere stata una Citroen C3».
Immediata la chiamata ai carabinieri, intervenuti sul posto dopo pochi minuti. Ieri, poi, la denuncia sporta da Patrizia assieme al marito. «Oltre al cellulare e alle chiavi, nel portafoglio avevo tutti i documenti, la patente, devo rifare tutto – lamenta la vittima – Avevo anche dei contanti». Ma al di là degli oggetti che difficilmente Patrizia rivedrà, a dare pensieri è il timore che possa risuccedere.
«Ora a stare sola in casa ho paura – spiega la donna – Cerretti era una zona tranquilla ma ultimamente ne succedono un po’ troppe mi pare». «Essere seguiti fino a dietro casa è qualcosa da non credere – rincara la dose il cognato – Sono persone che non hanno paura di niente».
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