Ruba due volte nella stessa lavanderia: identificato, ma resta a piede libero
Santa Croce, ancora furti e danni alle attività commerciali. Commercianti esausti: «È sempre lo stesso»
SANTA CROCE. Agisce a volto scoperto, in pieno giorno, noncurante delle telecamere. A quanto pare non disdegna nessun tipo di attività, ma sicuramente ha una predilezione per le lavanderie self service. Nell’arco di sei giorni ha “visitato” due volte la stessa, la lavanderia La Divina di Santa Croce, in viale Bruno Buozzi. La prima sabato 28 novembre, quando alle 8,30 del mattino, dopo essere entrato come un normale cliente, ha fatto un buco nella parete di cartongesso per accedere al magazzino sul retro, prelevare degli attrezzi (martello, cacciaviti, spranghe di metallo) e inveire sulla macchinetta del caffè, per poi dileguarsi con la cassetta dei resti contenente circa 150 euro in monete.
La seconda questo giovedì intorno alle 10,30: stesso copione, accanendosi stavolta contro la cassa automatica. Un’altra costante è che i danni causati superano di gran lunga l’entità del “bottino”. Tutti sanno chi è, si tratterebbe di un giovane uomo di origini egiziane. Le forze dell’ordine lo hanno già identificato e denunciato, ma rimane a piede libero. Lo scorso luglio aveva colpito anche a Empoli, sempre in una lavanderia (La Express Wash di piazza Matteotti), sempre dei soliti titolari, Cristiano Ulivi e la moglie Rachele. E altrettanto avrebbe fatto anche in altri esercizi commerciali, non solo di Santa Croce ma anche in altri comuni del comprensorio del Cuoio, ultimamente nel mirino dei ladri-vandali. Gli esercenti sono esausti. Lo hanno ripetuto anche ieri in tv a Mattino Cinque, su Mediaset, proprio di fronte alla lavanderia La Divina. «Abbiamo subito danni per circa 12mila euro – lamenta la titolare Rachele – è una situazione insostenibile». Diversi i commercianti che si dichiarano vittime del solito soggetto negli ultimi mesi. «A noi ha sfondato il vetro, un danno da mille euro – le parole dei titolari dei negozi di telefonia Decibel di Santa Croce e Castelfranco – L’ultima volta un’ora dopo che era stato in caserma era già a casa».
«Da noi ha rotto il vetro col tombino e portato via due pc» aggiunge Elena Profeti dell’agenzia formativa Forium. Tanti altri gli episodi nella lista, comprese le spaccate col tombino di novembre alla farmacia comunale e in una tabaccheria di Santa Croce. Non è chiaro quanti furti – tentati o riusciti – siano da attribuire al solito noto e quali invece ad altri. Fatto sta che chi gestisce un’attività ultimamente non dorme sonni tranquilli. È anche per questo che restando a Santa Croce, nelle scorse settimane, il sindaco Roberto Giannoni aveva chiesto aiuto alla prefettura.
