Pensionato di Ponsacco torna con troppe sigarette dall’Albania: sanzione di 5mila euro in aeroporto
Disavventura a Pisa per un ex arredatore residente a Casciana Terme Lari di ritorno da una vacanza
CASCIANA TERME LARI. Una vacanza in Albania tra amici. Tre coppie tra i 60 e i 70 anni sbarcano all’aeroporto di Pisa dopo una settimana in quella che, nell’estate 2023, è diventata la meta di moltissimi italiani. Ma una busta con dentro stecche di sigarette rovina il soggiorno. Modalità di trasporto sbagliato e, quindi, superamento del limite consentito. Risultato, sequestro di parte dei pacchetti e sanzione da 5mila euro.
A raccontare la disavventura è uno dei protagonisti, suo malgrado, Moreno Chiarugi, originario di Ponsacco, ma residente nel comune di Casciana Terme Lari, pensionato ed ex titolare di uno studio d’arredamento, oltre a essersi candidato con il Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Ponsacco nel 2019. «È roba da matti – dice il settantenne – per lavoro e vacanze ho viaggiato per anni in tante parti del mondo, ma non sono mai stato trattato così».
Il problema è che quando la comitiva è arrivata all’area degli arrivi, al personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e ai militari della Guardia di finanza non è sfuggita quella busta di plastica con dentro quattro stecche di sigarette. La compagna di Chiarugi che l’aveva in mano è stata fermata e sono cominciati i controlli. «Le abbiamo comprate per sei persone al duty-free dell’aeroporto di Tirana – prosegue Chiarugi – pagandole 136 euro con regolare carta d’imbarco. Solo che, per evitare l’utilizzo di quattro buste di plastica le abbiamo messe in una soltanto».
In effetti, per essere regolare, ogni stecca andava messa nella sua busta non chiusa. L’ex arredatore lo definisce «un piccolo errore di gestione che non immaginavo potesse avere quelle conseguenze». Il gruppetto di vacanzieri, così, viene trattenuto negli uffici dell’aeroporto di Pisa e, dopo un bel po’ di tempo in attesa, si presentano sette funzionari della dogana per la consegna del verbale e il sequestro di tre stecche, evidentemente la quantità di sigarette non consentite dalla franchigia che scatta nel caso in cui si trasportino con la modalità con cui il gruppo si è presentato all’arrivo al Galilei. «Mi sono sinceramente preoccupato quando mi hanno riferito che dovevo interpellare un avvocato per provare a far valere una cosa che mi sembrava un innocente errore di buon senso – riprende Moreno Chiarugi –. Io, pensionato con invalidità del 100 per 100, mi sono sentito come un delinquente».
Difficile trovare scappatoie in una procedura come quella che regola l’importazione di prodotti da paesi esteri mentre si transita da un aeroporto internazionale. Resta il fatto che, una sanzione da cinquemila euro, che in realtà è la cifra minima prevista in casi del genere, è un boccone davvero difficile da digerire.
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