Pistoia, addio all’imprenditore Palandri: pioniere dell’arte della pasta artigianale
L’azienda di famiglia fu fondata nel 1900, lui entrò nel 1968: «Rappresentante della manifattura storica e solida»
PISTOIA. Un capitano d’industria d'altri tempi Aldo Palandri che oggi, 1 ottobre, se n’è andato all'età di 76 anni, lasciando definitivamente il timone del suo storico pastificio di via Bonellina ai figli Luca e Monica. Abitava da sempre nel quartiere pistoiese della Vergine nella cui chiesa, domani (2 ottobre) alle 15, si svolgerà il funerale al cospetto della famiglia e degli amici più cari.
La storica azienda
Aldo Palandri fece il suo ingresso in azienda nel 1968, portandovi il suo fiuto per gli affari e per la scoperta di nuovi mercati. A indirizzarlo in quella che sarebbe diventata la passione della sua vita, suo padre Ulderigo, grande conoscitore di macchine per la produzione di pasta e artefice del decollo commerciale dell'azienda di famiglia negli anni del boom economico. Fedele agli insegnamenti del padre, Aldo Palandri non si lasciò mai ammaliare dalle sirene dei facili guadagni ripudiando, senza se e senza ma, quei tipi di lavorazione che non prevedessero un tempo di essicazione del prodotto finale inferiore alle 12 ore.
Il ricordo del figlio
Così infatti puntualizza il figlio Luca: «Mio padre capì da subito che un'azienda come la nostra poteva ritagliarsi il suo spazio solo ponendo la qualità come punto di riferimento. In pratica, pur innovando le linee di produzione con macchinari d'avanguardia, non volle in nessun modo abbandonare i principi di produzione che, fino agli anni Ottanta, dominavano il mondo dei produttori di pasta. Fino ad allora, l'essiccazione del prodotto era a basse temperature e questo non alterava il sapore della pasta. Oggi, con i metodi moderni, questi tempi si sono contratti a 2, 3 ore al massimo. Oltre 40 anni fa nostro padre comprese quindi che, per poter mandare avanti la sua azienda era necessario fermare il tempo, mantenendo i metodi di produzione tradizionali e mantenendo come fornitore lo storico molino Borgioli di Calenzano che da sempre produce farine di alta qualità. Così facendo il pastificio Palandri è tuttora una realtà solida e conosciuta, pronta per affrontare le sfide di domani».
Il cordoglio
Con 12 dipendenti impegnati in tutte le fasi della lavorazione e della distribuzione, oggi il pastificio Palandri destina gran parte della sua produzione agli Stati Uniti e all'Australia mentre in Italia il marchio pistoiese è leader fra i negozi medio piccoli. La figura di Aldo Palandri, da sempre socio di Confindustria come del resto suo padre e suo nonno, viene infine così ricordata dall'attuale presidente dell'associazione Daniele Matteini: «Con la scomparsa di Aldo Palandri perdiamo un rappresentante della manifattura pistoiese più storica e solida, essendo nata la sua azienda nel lontano 1900.
La famiglia Palandri risulta poi essere una delle fondatrici della nostra organizzazione nel suo nuovo corso iniziato nel 1944. Aldo Palandri è stato un membro attivo della sezione alimentari, sia come componente degli organi di garanzia che come delegato in commissioni e comitati esterni in rappresentanza dell'industria. È stato anche un attento osservatore delle dinamiche industriali; ricordiamo infatti la sua attenzione costante verso le infrastrutture al servizio delle imprese e per tutto ciò che riguardava l'igiene degli alimenti. Infine ricordiamo la sua lungimiranza nel lanciare un accorato allarme sul rincaro del prezzo del grano e sulle sue ricadute sul costo finale allo scaffale. Fra i tanti industriali di questo settore, Aldo Palandri è stato praticamente il primo a intuire l'evolversi degli scenari internazionali».
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