Freccia finta sul pubblico ed è polemica alla Giostra
Dardo di gommapiuma colpisce spettatore durante una esibizione Nessuna conseguenza. «Ma se ci fosse stato un bambino?»
PISTOIA. Si è tutto consumato nell’arco di una giornata su Facebook, con messaggi e contromessaggi tra i vari protagonisti della vicenda, in mezzo alla solita pioggia di messaggi polemici pro o contro la Giostra. All’origine, una delle esibizioni allestite durante la serata di lunedì, dalla Compagnia dell’Orso, il gruppo che si occupa delle coreografie che arricchiscono da vent’anni le manifestazioni storiche pistoiesi.
Rappresentando l’assalto ad una città murata, con uomini armati e arcieri in azione, è successo che una delle frecce lanciate da questi ultimi sia finita addosso ad una persona del pubblico, colpendola ad una spalla. Nessun danno particolare, anche perché le frecce sono dotate di una grossa punta di gommapiuma, proprio per renderle del tutto inoffensive. «Ma è bene che si sappia – ha sottolineato lo spettatore – perché accanto a me c’era un bambino proprio all’altezza del dardo. Immaginatevi le conseguenze se fosse stato scoccato poco più in là».
Nel suo post lo spettatore aveva erroneamente indicato come gruppo responsabile gli Arcieri del Micco anziché la Compagnia dell’Orso. Il presidente degli Arcieri, Alfredo Vettori, non l’ha presa bene ed ha minacciato querela, visto che loro proprio non erano in piazza.
La correzione, a dire il vero, è subito arrivata. E dopo poco, anche un dettagliato post di spiegazioni di Tommaso Martino, presidente della Compagnia dell’Orso. Che dopo aver sottolineato che le frecce utilizzate sono del tutto innocue («ben meno pericolose di quanto possa essere una pallina da tennis o un pallone da calcio o da basket che finiscano negli spalti durante una partita»), ha spiegato che rievocando l’assalto alla città assediata, una delle frecce è uscita dalla zona dello spettacolo ed è stata subito raccolta prima che un membro della Compagnia potesse verificare l’accaduto. Infine «La Compagnia dell’Orso, non avendo avuto modo di farlo prima, desidera scusarsi dell’accaduto con le persone che siano state eventualmente coinvolte e si rende disponibile ad ulteriori spiegazioni».
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