Un derby che promette scintille
Alle 15 sul campo di Rosignano c’è il big match tra Castiglioncello a Piombino. Citi è senza Grandi e cerca punti-salvezza, in casa nerazzurra fuori solo Paini
CASTIGLIONCELLO. Sembra la trama di un film: mentre febbraio finisce e il girone B del campionato di Promozione lancia le fughe, Castiglioncello e Piombino disputano oggi (inizio ore 15) il "derby" allo stadio "Ernesto Solvay" di Rosignano pressati da tensioni diverse. I padroni di casa sono quart’ultimi e devono giocoforza strappare punti per evitare le sabbie mobili della classifica, mentre gli ospiti - 7 risultati utili consecutivi dopo - si fregano le mani e studiano il colpo nella loro seconda trasferta di fila dopo il viaggio a Montelupo fiorentino di domenica scorsa.Il faccia a faccia di via della Repubblica è il piatto più ricco del menù di giornata e, viste le premesse, è probabile che le tribune siano piene, perché la storia scorta da decenni il cammino di entrambe le società. Qui CastiglioncelloI ragazzi allenati da Gabriele Citi hanno lavorato sodo al "Francesco Bellagotti" in pineta Marradi, il loro quartiere generale. Non ci sono squalificati e questa è già una notizia positiva per l’ambiente. Il problema, se mai, è il recupero completo dell’attaccante Elia Lo Vecchio e del centrocampista Pietro Molinario, la cui presenza è determinante. Due titolari fissi nello scacchiere azzurro, al pari di Filippo Moscati, punta centrale e capocannoniere del raggruppamento. I padroni di casa si presentano dopo la sconfitta bruciante di otto giorni orsono a San Miniato, dove le critiche alla conduzione arbitrale non sono mancate. Pazienza, bisogna guardare avanti e studiare la forbice senza perdere la concentrazione. «Se riusciremo a mettere dieci punti tra noi e il Picchi - dice Pierluigi Deri, dirigente storico - non disputeremmo i playout. Il conto sarebbe più semplice se saliremo al quint’ultimo posto. Detto questo, pensiamo al faccia a faccia odierno consapevoli che non avremo in campo Filippo Grandi, costretto ad uscire domenica scorsa a causa dell’infortunio al ginocchio. Speriamo di recuperarlo in due settimane. Contiamo però sulla presenza di Molinario. Gli avversari attraversano un ottimo momento e sono quasi al sicuro. Noi dobbiamo prendere punti, anche perché la prossima settimana ci attende la trasferta sul terreno del Sant’Andrea, penultimo». Chiaro. Qui PiombinoL’inversione di rotta dei nerazzurri, iniziata con l’arrivo del 2024, ha prodotto cinque vittorie e due pareggi, che tradotti significano 17 punti in sette gare. E soprattutto una scalata alla vetta evitando crepacci, tempeste e gole diaboliche. Insomma, Riccardo Venturi e il resto della pattuglia hanno raggiunto la non trascurabile quota 29 e vedono il mondo da un’altra prospettiva, dove la salvezza è possibile senza patemi e soprattutto evitando le forche degli spareggi, un enigma per tutti. Da sempre, le vittorie migliorano l’umore e distendono lo spirito, con gli allenamenti che filano via tra ripasso degli schemi e approfondimento necessario dei problemi. Enzo Madau, direttore generale del Piombino, conosce il calcio da quarant’anni e, sebbene non chiami l’incontro derby perché stracittadina non è, lo considera tale. «Senza dubbio - dice il dg - assisteremo a una bella partita, sentita su entrambe le sponde. Credo che la gara sia molto impegnativa, perché la classifica dei padroni di casa è precaria. Mi preme sottolineare però che non meritano il posto occupato, in quanto sono formazione bilanciata e da temere. Al Castiglioncello non mancano l’esperienza e la fisicità e, inoltre, la società può contare su Filippo Moscati, capocannoniere del girone. A noi mancherà l’attaccante classe 2004 Michele Paini, che in questo periodo ha giocato bene, ma non sarà disponibile».