Il Tirreno

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Da Riotorto a Baratti, sulle spiagge un luglio nero: «Non è solo colpa del maltempo». E c’è una nuova “tendenza”

di Sara Chiarei

	Un bagno a Baratti (foto archivio Barlettani 2022)
Un bagno a Baratti (foto archivio Barlettani 2022)

Stagione a rilento dopo un inizio incoraggiante: è stato un mese orribile. Poco movimento tra gli stabilimenti dal lunedì al venerdì, per agosto prenotazioni non al livello del 2024. Le nostre interviste

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PIOMBINO. «Luglio col bene che ti voglio, potevi essere più benevolo!». Verrebbe proprio da dire così a giudicare il pizzico di delusione malcelata dai balneari dopo un esordio d’estate coi fiocchi. È infatti dolce-amaro il primo bilancio di questa stagione estiva 2025 sulle spiagge piombinesi e a comunicarlo sono gli stessi operatori della spiaggia che sottolineano come dopo un giugno con temperature tropicali e tanta gente, luglio si sia rivelato assai più grigio a causa del maltempo che ha spesso interessato la costa. E nemmeno a dirlo, quasi sempre nel fine settimana.

Ora, che il potere di acquisto degli italiani sia diminuito (nonostante la piccola crescita registrata nel primo trimestre dell’anno) non è certo un mistero. Ogni cosa ha subito aumenti fatta eccezione per lo stipendio a fine mese, e se a questo poi aggiungiamo il clima a dir poco imprevedibile di questa prima parte d’estate, non stupisce che anche un’abitudine finora scontata come andare al mare, possa non esserlo più. «È cambiato totalmente il flusso turistico – dice Fabrizio Lotti, bagno La Capannina – in quanto da lunedì al venerdì non notiamo molte presenze. La maggior parte delle persone ha ridotto il numero dei giorni da trascorrere al mare, un comportamento che rientra nel generale sistema dei consumi. Ovvero la stessa parsimonia che si ha nel fare la spesa – prosegue – viene utilizzata anche in altri settori, come quello balneare».

Il fatto poi che giugno sia andato così bene, sottolinea Lotti, è anche dato dal confronto con lo stesso mese del 2024 in cui, al contrario, il meteo fu veramente pessimo. «È principalmente un problema di portafoglio – commenta – le prime tre settimane di agosto le prenotazioni ci sono ma comunque concentrate nel fine settimana. Per gli spostamenti l’andamento climatico ovviamente esula da qualsiasi previsione – sostiene Lotti – ma a questa variabile va aggiunto anche il tema dei servizi che, sia che si parli di FI-PI-LI piuttosto che di treni, non possono certo essere definiti eccellenti».

«Dopo un giugno caldissimo che ci ha fatto sperare il meglio – sottolinea Lunella Donati, Bagno Elia – è arrivato un mese orribile che ha fatto saltare quasi tutti i week-end. Ovviamente con la pioggia e le condizioni avverse la gente non viene a pagare un ombrellone in spiaggia, ma credo che a complicare le cose sia anche la situazione economica – aggiunge – temo che molti versino in maggiore difficoltà rispetto agli anni passati, non a caso registriamo una stasi o addirittura una leggera diminuzione della richiesta, persino per il mese di agosto».

Restando sulla Costa est, a Carlappiano, si dichiara sulla stessa lunghezza d’onda anche Federico Esposito che insieme alla famiglia gestisce il Bagno Curacao e il Bagnoskiuma Beach. «Anche per noi l’avvio della stagione è stato bellissimo – dice – ma a luglio si è un po’ affievolita la situazione. Probabilmente il fatto che il meteo non ci abbia assistito negli scorsi week-end (quando tra giugno e luglio si svolge la maggior parte del nostro lavoro) ha inciso molto, soprattutto perché dovendo stare più attenti al portafoglio si è meno disposti a rischiare. Se il tempo non è dei migliori molti preferiscono restare o casa o andare a visitare l’entroterra toscano, comunque in generale ho notato meno movimento turistico finora. Diverso il discorso per agosto – prosegue – quando tendono ad aumentare fisiologicamente le richieste, speriamo solo che il clima da ora in poi sia più favorevole».

Spostandoci infine sulla costa ovest non cambia molto la musica. «Giugno è andato molto bene – spiega Matteo Bertini del Bagno Baratti – tanta gente e gran voglia di mare ma a luglio abbiamo notato una certa flessione anche rispetto al 2024, probabilmente in gran parte dovuto all’incertezza del tempo. Ma penso che anche la diminuzione del potere d’acquisto del ceto medio sia un fattore da non sottovalutare».

Si configura un po' più a rilento del solito anche il mese di agosto appena iniziato. «Eravamo abituati ad essere al completo – conclude – ma quest’anno ho notato che manca quella programmazione che c’era gli anni scorsi per cui tutto si riduce all’ultimo momento con prenotazioni last minute e spesso toccata e fuga».

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